Milano (Cristiana Gagliarducci per Money.it) – L’Italia a rischio recessione a causa del coronavirus.
L’ipotesi, già discussa qualche tempo fa dagli analisti di Nomura, è stata rispolverata sulle pagine del Financial Times.
Le previsioni iniziali degli esperti, d’altronde, erano state formulate prima che l’epidemia si espandesse a macchia d’olio nelle regioni settentrionali della Penisola. In molti si sono interrogati sulle possibili conseguenze del coronavirus sull’economia tricolore, eppure secondo l’articolo del quotidiano, l’impatto potrebbe essere così potente da mandare l’Italia in recessione.
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Il PIL dell’Italia ha lasciato osservare una flessione dello 0,3% nel 4° trimestre del 2019, un arco di tempo in cui l’emergenza coronavirus non era ancora scoppiata.
Con l’arrivo del 2020 la gravità della situazione si è fatta sempre più chiara e numerosi osservatori si sono interrogati sulle possibili ripercussioni economiche mondiali dell’epidemia.
Poi sul finire di febbraio il coronavirus si è esteso a sorpresa nel Nord Italia, e il Paese è salito al terzo posto della classifica dei più contagiati. Visto che le regioni più colpite sono state le più produttive, in molti hanno peggiorato le proprie previsioni.
“Il colpo del primo trimestre alla Cina causato dal coronavirus porterà probabilmente ulteriore debolezza all’economia italiana”,
ha dichiarato Nadia Garbi economist di Pictet Wealth Management.
Se anche il PIL del primo trimestre 2020 avrà un segno negativo, l’Italia entrerà nuovamente in recessione tecnica, la quarta dal 2008. Le preoccupazioni legate al turismo, le quarantene, il blocco delle attività produttive: tutti questi elementi potrebbero continuare a complicare il quadro.