Alessandria (r.c.) – Anche da noi, fin da subito, sono iniziate le attività di monitoraggio e prevenzione per fronteggiare l’emergenza coronavirus, scoppiata nel fine settimana.
Ieri mattina si è tenuta una riunione nella sede della Protezione Civile di Alessandria insieme ai tecnici del Comune e della Polizia Municipale.
“Tutte le scuole, compresi gli asili nido comunali di Alessandria – ha detto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi – resteranno chiusi per una settimana. Oggi (ieri, domenica 23 febbraio; n.d.r.) è stata una giornata impegnativa, siamo rimasti in contatto con funzionari e dirigenti di Ospedale, Asl e Prefettura. L’allerta va tenuta alta ma siamo pronti ad affrontare qualsiasi rischio. I cittadini non si allarmino ma occorre rispettare i dettami e le precauzioni consigliati dal ministero della Salute.”
Ieri sera, infatti, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato un’ordinanza, di concerto col Ministro della Salute Roberto Speranza, che detta le misure urgenti da adottare fino a sabato 29 febbraio, salvo diverse disposizioni, per evitare la diffusione del virus cinese.
Nel documento si prevede:
- la sospensione di manifestazioni e iniziative di qualsiasi natura, culturale, ludico-sportiva e religiosa, così come ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, sia al chiuso che all’aperto.
- Sono stati sospesi i servizi educativi dell’infanzia e chiuse le scuole di ogni ordine e grado.
- Stop anche alla frequenza ad attività scolastiche, di formazione superiore, corsi professionali, compresi tirocini, master, corsi universitari di ogni grado e università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza.
- Chiusi anche i musei e gli altri istituti e luoghi di cultura.
Provvedimenti che, naturalmente, sono stati adottati anche ad Alessandria e provincia.
- A Valenza, ieri sera, in seguito all’incontro organizzato in Comune, i sindaci di Bassignana, Pecetto, Rivarone, San Salvatore Monferrato e Valenza, al fine di coordinare un’azione comune, hanno disposto la pubblicazione di un’ordinanza con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica.
L’ordinanza prevede l’immediata sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole pubbliche e private, la sospensione di manifestazioni e iniziative di aggregazione. - Stessi provvedimenti anche a Tortona, dove inizialmente erano stati individuati due casi sospetti di coronavirus, poi risultati negativi.
- A Casale Monferrato il sindaco Federico Riboldi ha comunicato, ieri sera, il provvedimento cautelativo per cui, a seguito dell’ordinanza emessa dalla Regione Piemonte, le scuole di ogni ordine e grado, le agenzie formative, le palestre pubbliche e private, i centri sportivi, i teatri, i cinema, i musei, le biblioteche, le ludoteche, i nidi privati, le piscine sono chiusi fino al 29 febbraio, salvo diverse disposizioni provenienti dal presidente della Regione Piemonte e dal Ministro della Salute.
- Stessi provvedimenti anche ad Acqui Terme e Ovada da parte dei sindaci Lucchini e Lantero.
- A Novi Ligure, dopo i timori che si erano diffusi sabato 22 febbraio in seguito alle notizie relative alla partecipazione di un gruppo sportivo novese alla maratona di Portofino, cui aveva preso parte anche il trentottenne ricoverato a Codogno, al Sindaco Cabella, sempre in contatto con i vertici dell’ASL AL, sono state fornite rassicurazioni in merito.
La situazione è, dunque, in costante monitoraggio con i servizi ASL sempre in contatto con il governo della Sanità Regionale.
A scopo precauzionale tutti i sindaci dei vari centri zona hanno invitato la cittadinanza ad evitare tutte le attività non essenziali e a non recarsi negli uffici pubblici se non per necessità.
Da ieri sono state, inoltre, installate strutture di filtraggio per l’accesso agli ospedali e sono state disposte limitazioni all’accesso dei visitatori alle aree di degenza degli ospedali, delle case di riposo e delle altre strutture residenziali e semiresidenziali, raccomandazioni al personale tecnico e sanitario per attenersi alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalla circolare ministeriale.
Tra le misure è stata indicata la disinfezione giornaliera dei treni regionali e dei mezzi di trasporto pubblico locale e sono stati sospesi i concorsi, con l’unica esclusione dei concorsi per personale sanitario.
Insieme ad una serie di misure igieniche da seguire, si ricorda che i cittadini che presentino evidenti condizioni sintomatiche ascrivibili a patologie respiratorie, fra cui rientra il Coronavirus Covid 19, possono contattare il numero 1500, il proprio medico di base e le Asl di riferimento e, solo in caso di reale urgenza, il numero 112 e che si devono evitare accessi impropri al pronto soccorso.
A scopo precauzionale tutti i sindaci dei vari centri zona hanno invitato la cittadinanza ad evitare tutte le attività non essenziali e a non recarsi negli uffici pubblici se non per necessità.
Tutta questa serie si precauzioni non ha, però, frenato la psicosi di molti cittadini che, soprattutto ieri, hanno affollato i supermercati del territorio, in molti casi sguarnendo alcuni banchi di reparti.
Oggi previsti nuovi incontri per decidere come procedere nei prossimi giorni.