Cristiana Gagliarducci (Money.it) – Anche George Soros ha detto la sua in occasione del World Economic Forum di Davos 2020, evento che si concluderà proprio nella giornata di oggi, venerdì 24 gennaio.
Secondo il finanziere ungherese naturalizzato statunitense, il 2020 sarà un anno particolarmente importante poiché in esso verrà scritto il destino dell’intero mondo.
A queste dichiarazioni Soros ha affiancato un’aspra critica rivolta a Donald Trump e Xi Jinping, i due leader che soltanto qualche tempo fa hanno firmato l’agognata fase 1 della guerra commerciale.
George Soros: ecco perché il destino del mondo è in gioco
Al centro delle considerazioni del finanziere uno degli eventi più importanti del 2020: le elezioni presidenziali USA.
La consultazione si terrà a novembre prossimo e attirerà l’attenzione del mondo intero. Dal voto, che sancirà la vittoria o la sconfitta di Donald Trump, dipenderanno le relazioni future tra gli USA e la Cina che, nonostante la Fase 1, non hanno definitivamente accantonato la guerra commerciale. Ma non solo.
Le critiche a Trump e Xi
Dopo aver sottolineato l’importanza delle elezioni USA 2020, Soros ha mosso diverse critiche nei confronti di Donald Trump definito addirittura un truffatore narcisista in grado però di schivare gli attacchi dei democratici e di guadagnare consensi.
Per il miliardario, il Presidente ha commesso un errore facendo concessioni alla Cina rinnovando al contempo gli attacchi nei confronti dei suoi alleati. “Ciò potrebbe minare l’obiettivo politico degli Stati Uniti di frenare gli abusi e gli eccessi cinesi”,
ha dichiarato. Il magnate non ha risparmiato neanche il Presidente Xi Jinping, definito l’avversario più pericoloso per coloro che credono nei valori di una società aperta.