Milano (Pambianco) – Lo chiamano ancora “virus misterioso”, ma per la Borsa, e in particolare per i titoli del lusso, il pericolo è conosciuto e tangibile. L’allarme dell’emergenza sanitaria di origine cinese, che ha spinto anche l’Oms (organizzazione mondiale della sanità) a indire una riunione di emergenza, si è acceso tra ieri e oggi quando Pechino ha annunciato che il virus, qualcosa di simile alla Sars, si trasmette anche da uomo a uomo. L’annuncio ha trasformato l’entità del pericolo, e reso reale lo spettro di una replica di quanto accaduto tra il 2002 e il 2003, quando la Sars bloccò, di fatto, il traffico di persone e, in qualche modo, del commercio, in Estremo Oriente e non solo.
Immediato, in avvio di negoziazioni, l’effetto in Borsa, con tutti i principali listini asiatici ed europei in calo (l’America apre questo pomeriggio). Colpito, appunto, soprattutto il lusso, per cui la prospettiva di un’epidemia in Cina e Far Est si traduce nel rischio di compromettere le aree di maggiore ricavo e redditività.
I titoli più colpiti, nelle prime ore di contrattazioni, sono i francesi Lvmh e Kering (-3%), Burberry (-3%) e Cucinelli (-3%), mentre Hermes e le italiane Moncler e Ferragamo registravano un calo del 2 per cento. Meno sensibile all’idea di uno stop cinese Tod’s (-1%).