Ovada – La Saamo, società di trasporto pubblico proprietà dei 16 Comuni dell’Ovadese e da anni in pesante crisi, è in vendita?
Pare di sì a patto di trovare chi la compra. Al piano di ristrutturazione aziendale, che si esaurirà nel 2022, si aggiunge, ora, anche questo nuovo scenario in base a quanto emerso l’altra sera a Ovada in Consiglio Comunale durante l’analisi sulla situazione delle società partecipate.
Giampiero Sciutto, amministratore unico della società di trasporti dell’ovadese, è stato incaricato dall’assemblea dei sindaci di avviare interventi e procedure per arrivare alla cessione, in subordine all’affitto, del ramo d’azienda a cui fa capo il Trasporto Pubblico Locale.
Al contempo si sta iniziando a valutare da parte dei Comuni dell’Ovadese la possibilità della cessione a Econet, società di raccolta rifiuti, di tutti gli immobili che Saamo possiede in strada Rebba e di cui Saamo è socia al 43%: capannone, uffici e area ecologica.
Il valore stimato è di un milione di euro e da parte dei Comuni l’idea era quella di mantenerli in campo alla Saamo salvo peggioramenti nella situazione dell’azienda di trasporto pubblico.
Ora, alla luce anche di una situazione diventata decisamente preoccupante con una criticità sempre maggiore nel recupero crediti e nell’accesso a prestiti da parte della banche che limitano le possibilità di onorare i debiti e investire, pare non si possa più attendere.
Sarà dunque vendita, ipotesi che sindacati e lavoratori temevano chiedendo garanzie?
Le parole del primo cittadino di Ovada, Paolo Lantero, lascerebbero intendere quello: “Speravamo che la gara regionale del trasporto pubblico aprisse un nuovo corso, magari con la creazione di un soggetto unico provinciale per il Tpl, ma l’ennesima proroga al 2021 ha scompaginato tutto. Adesso si rende necessario cercare altre strade per garantire il trasporto sul territorio e i posti di lavoro dei dipendenti”.