Roma (Adnkronos) – Un canale di comunicazione tra il Pd e il M5S sulla prescrizione si è riattivato formalmente da stamattina, tanto da fare dire ad Andrea Orlando: “Si è riaperto un filo di discussione, vediamo”. E’ stato lo stesso vice segretario, si apprende, ad aggiornare i dem sui contatti con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede stamattina di buon’ora, facendo il punto con gli esperti dem che stanno seguendo la partita: Andrea Giorgis, Roberta Pinotti, Michele Bordo, Alfredo Bazoli e Franco Mirabelli.
Sul tavolo il Pd ha messo la proposta di un allungamento dei tempi della sospensione della prescrizione dopo il primo grado da 18 mesi a 2 o anche a 3 anni, una formula simile a quella della riforma Orlando. Questa soluzione è quella per cui spingono di più i dem, e che tra l’altro troverebbe d’accordo anche Italia Viva. Ma, spiegano fonti parlamentari, non sarebbe quella considerata tra i 5 stelle come la scelta migliore. C’è, poi, una seconda opzione che i dem avrebbero studiato, quella che prevede una prescrizione diversa per differenti gradi di giudizio. “Noi siamo per trovare una sintesi nella maggioranza”, ha spiegato stamattina all’Adnkronos il vice capogruppo dem alla Camera Michele Bordo. Non è escluso che su questo tema si possa tenere un vertice con il premier Giuseppe Conte.
“C’è la mia massima totale e sincera disponibilità a vagliare le proposte del Pd e degli altri partiti della maggioranza – ha spiegato il Guardasigilli – La riforma del processo penale l’ho scritta con magistrati e avvocati se qualcuno pensa di avere strumenti migliori siamo qui per vagliarli”. “Sono disponibile al dialogo, c’è una maggioranza con cui dialogare meglio su questi temi. Allora dico, lavoriamo. Anche questa mattina ho avuto interlocuzioni col Pd, credo ci sia un terreno per cercare soluzioni” ha affermato Bonafede, “convinto che in questa maggioranza ci siano praterie per lavorare insieme sulla giustizia, se ci troviamo d’accordo sull’obiettivo che dopo la sentenza di primo grado ci sia una risposta di giustizia”.
“C’è un emiciclo quasi intero che è critico nei confronti della prescrizione poi esci fuori e scopri che il 60% dei cittadini è favorevole alla riforma. Un dato che dimostra uno scollamento importante” ha osservato ancora il Guardasigilli, secondo il quale inoltre “Di Maio ha fatto bene a dire che sarebbe strano se si formasse un asse tra centrosinistra e il centrodestra sulla prescrizione, anche perché è stato un tema centrale, uno dei pochi che ha segnato il confine tra Berlusconi e il centrosinistra”.
Luigi Di Maio è nuovamente intervenuto sulla questione con una nota. “Non vedo motivo di alimentare tensioni inutili all’interno del governo e con comprendo i toni duri usati negli ultimi giorni da parte di qualcuno. Sulla prescrizione ogni buona proposta che punti a far pagare chi deve pagare e vada dunque nella direzione auspicata dal M5S è ben accetta – ha scritto il leader del M5S – Siamo al governo per fare le cose e le cose si fanno insieme, non minacciando proposte individuali con l’unico fine di alimentare spaccature interne che, a mio modesto avviso, fanno solo male al Paese”.
Sulla prescrizione “stiamo discutendo, noi vogliamo un accordo politico sulla ragionevole durata del processo, non è un tema impossibile – ha detto Dario Franceschini a Porta a Porta – La norma sulla prescrizione entra in vigore il primo gennaio, prima di quella data troveremo un accordo sulla ragionevole durata dei processi”.