Vercelli – È ricoverato all’ospedale Maggiore di Novara in gravissime condizioni un detenuto del carcere di Vercelli che, mercoledì scorso, è stato trovato riverso in un bagno del penitenziario da un suo compagno di cella che aveva subito dato l’allarme.
Soccorso dagli agenti, l’uomo era stato portato in ospedale a Vercelli dal 118 dove era arrivato già intubato e in coma, in condizioni gravissime.
Per i medici dell’ospedale di Novara la causa del malore è un’ischemia, ma il coma potrebbe essere stato causato dai farmaci o da qualche sostanza stupefacente.
Per far luce sull’accaduto la procura di Vercelli ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati e senza alcuna ipotesi di reato.
Secondo le prime indagini svolte, il giovane detenuto, trattenuto al carcere di Vercelli da aprile, non aveva grossi problemi di salute e risultava in cura solo con delle benzodiazepine.
Ecco perché si apre, in questo senso, un nuovo interrogativo: l’uomo potrebbe aver avuto accesso ad altri tipi di sostanze? Un mix di farmaci che, alla fine, gli è risultato fatale?
Sabato scorso è stata disposta dalla procura una perquisizione della polizia giudiziaria nel braccio dove il giovane aveva vissuto negli ultimi mesi. Altri dettagli potrebbero emergere dall’esame tossicologico: i primi accertamenti avrebbero già rilevato l’assunzione di sostanze chimiche ma dovranno essere analizzate per chiarire la loro natura.
Per il momento, da parte della Procura la cautela è massima: “Sono necessari approfondimenti e l’indagine è in una fase molto iniziale” ha spiegato il procuratore capo Pier Luigi Pianta.