Novara – La seconda edizione del Gay Pride di Novara è ormai alle porte, ma la linea della Giunta leghista della città resta la stessa: niente patrocinio alla sfilata del 14 settembre, bollata l’anno scorso dal Sindaco Alessandro Canelli come “inutile ostentazione”, e dubbi circa gli eventi culturali proposti nel corso della “Pride Week” che andrà ad anticiparla dal 6 al 13.
In sostanza, nonostante le associazioni NovarArcobaleno e Agedo, insieme con Amnesty International, Emergency e SerMais, abbiano provato a cambiare strategia, presentando domande di patrocinio distinte per corteo e “Pride Week”, poco è cambiato dal 2018, visto che fra i sei eventi in calendario finirà forse per esserne patrocinato uno solo, la presentazione di un libro promosso da Agedo. Cosa che tuttavia non è nemmeno certa, visto che, per ora, di risposte ufficiali non ne sono ancora giunte. “Abbiamo inviato la richiesta a inizio giugno, ma tutto tace”, dichiara la presidente di NovarArcobaleno Laura Galasso. “Due mesi sono i tempi normali per i patrocini. La risposta arriverà non appena riprenderà l’attività amministrativa”, replica il Sindaco.
Ma il vice della Galasso, Matteo Franco, ci tiene anche a sottolineare il rifiuto dell’amministrazione a concedere la sala dell’Accademia del Broletto, previo pagamento della tariffa piena, per una mostra fotografica sul tema migranti Lgtb. “Hanno rifiutato senza neanche volerla vedere, solo in base al titolo – dice Franco –. In alternativa ci hanno proposto la Barriera Albertina, troppo piccola per una mostra con 26 fotografie e tre installazioni. Ci siamo organizzati affittando uno spazio privato”. Secca replica di Canelli anche in questo caso: “Quando riteniamo un’iniziativa non adatta al contesto del Broletto chiediamo di andare da un’altra parte. È successo un mese fa per un’esposizione d’arte, senza che nessuno gridasse alla discriminazione. Mi sembra una polemica stucchevole”.
Insomma, la Lega a Novara non arretra d’un passo. Permette ma non sposa l’iniziativa. Un atteggiamento assai diverso da quello della Giunta alessandrina, che, sebbene a trazione leghista come quella novarese, ha concesso in toto il patrocinio al primo Pride alessandrino tenutosi lo scorso giugno.