Roma (Sputnik) – Roberto Maroni, due volte ministro degli Interni con Berlusconi, ex ministro del Lavoro, ex presidente della Lombardia e predecessore di Salvini nella guida della Lega, è pronto a scommettere su tutti e tre gli scenari che si aprono: il “Conte Bis”, ovvero l’ipotesi di rimpasto Lega-M5S, elezioni immediate ad ottobre e l’accordo inedito Di Maio-Renzi. Il politico lo ha detto in un’intervista ad Adnkronos.
Da uno come Salvini c’è da aspettarsi sorprese, assicura l’ex leader del carroccio. E lascia intendere che ritiene improbabile che la situazione sia sfuggita di mano al vicepremier leghista.
“Ferragosto in politica è il periodo dei colpi di Stato, non certo dei colpi di testa. – ha dichiarato Maroni – Conoscendo la rapidità di manovra di Matteo Salvini, che è capace di muoversi alla velocità della luce e finora le ha sempre vinte tutte, non mi stupirei se ci riservasse, da qui a martedì, nuove sorprese”.
Il problema è il tempo. Salvini deve giocare rapidamente, a detta di Maroni, per non commettere l’errore di Fini, che lasciò “passare troppo tempo, dando tempo a Berlusconi di riorganizzare le sue truppe…”.
Con le sue ultime dichiarazioni Salvini sembra aver riaperto agli ex alleati di governo, “ha sfumato la risposta alla domanda se con M5S è tutto finito, ha detto ‘vedremo’, ‘ogni giorno ha la sua pena’ ecc.”. Tutto può succedere “se fosse la schedina del Totocalcio mi giocherei una tripla 1-X-2: dove 1 sta per Conte bis con l’attuale maggioranza (magari con il Mef a Giorgetti e Tria commissario Ue); X sta per elezioni a ottobre; 2 sta per governo Pd-M5S. Vincerei di sicuro…”, conclude l’ex ministro.
Ancora incertezza sulle sorti del governo, che crea preoccupazione riguardo la manovra economica e le sfide che attendono il paese, nel concreto il taglio delle tasse, la sterilizzazione dell’Iva e le riforme che il governo del cambiamento aveva annunciato.
In seguito alla mozione di sfiducia a Conte presentata il 9 agosto dalla Lega si sono aperti diversi scenari, inclusa la possibilità di una alleanza istituzionale o addirittura politica fra M5S e PD, per dare un segnale di responsabilità al paese.
Fallito invece, almeno per il momento, il tentativo della Lega di costituire una allenza di centro-destra, con Meloni e Berlusconi, per presentarsi alle elezioni, che Salvini vuole al più presto possibile.
Il 13 agosto il senato ha votato per discutere la mozione di sfiducia a Conte martedì 20 agosto. Il 21 il presidente del Consiglio si recherà in Parlamento, mentre il 22 si discuterà il taglio dei parlamentari, provvedimento fortemente voluto dal vicepremier Di Maio.