Alessandria (Andrea Guenna) – Sul “Letto di Procuste” stavolta c’è finita lei, Cristina Antoni (nella foto), un’avvenente signora, già addetta stampa della Provincia di Alessandria ed oggi presidente della partecipata “Costruire Insieme”, multiservizi del Comune di Alessandria a trazione leghista. Come i viandanti erano aggrediti da Procuste che li straziava battendoli con un martello su un’incudine a forma di letto, “stirati” se troppo corti, o amputati qualora sporgessero gli arti, così la bella Cristina è finita sul “Letto di Procuste” della politica de noantri, presa a martellate dalla minoranza di sinistra a Palazzo Rosso e da qualche sua collega, oltre che chiamata in causa da un sito torinese che ha pubblicato un articolo titolato “Bufera sulla vamp della cultura”, raccontando ai lettori che qui da noi è scoppiata “la polemica su Cristina Antoni, presidente di Costruire Insieme, società comunale che invece di occuparsi di gestione del patrimonio artistico spende e spande in discutibili eventi glamour e promozioni personali”.
La signora Antoni è stata nominata presidente di “Costruire Insieme”, che si occupa di cultura con annessi e connessi, dall’attuale sindaco leghista Gianfranco Cuttica nel giugno del 2018, ereditando armi, bagagli e circa 35 dipendenti della partecipata Aspal in liquidazione. In sostanza Cuttica ha “regalato” un debito di oltre un milione di euro all’anno di stipendi all’incolpevole Cristina che ora si difende proprio su questo punto e, a chi l’accusa di presiedere un carrozzone che lavora poco e costa tanto, risponde che i soldi del Comune (circa 1.250.000 euro all’anno) servono in massima parte per pagare gli stipendi, compreso il suo. Per tirare avanti con la partecipata, in un anno ha speso meno di 50.000 euro. Sono pochi? Sono tanti? Dipende da quello che spendono gli altri.
Prendiamo la signora Vittoria Oneto, ex assessora del Pd con Rita Rossa sindaca ed attuale consigliera di minoranza nel Pd a Palazzo Rosso, molto critica sulla gestione di Costruire Insieme, che è presidente della cooperativa sociale Startal, concorrente di Costruire Insieme ancorché pagata dalla Provincia di Alessandria. Ebbene, come è mia abitudine, sono andato a spulciare e mi sono guardato le carte scoprendo che nel 2010 la signora Oneto con la sua Startal aveva ricevuto dalla Provincia di Alessandria ben 60.000 euro per il servizio di biglietteria e visite guidate al Marengo Museum. Roba che, se la facesse un’associazione di volontariato, costerebbe zero.
Non è finita perché, sempre nello stesso anno, oltre al compenso forfettario di cui sopra, la Provincia di Alessandria, allora retta dal presidente Paolo Filippi coadiuvato dalla vice Rita Rossa che era anche assessore alla cultura (nel 2010), aveva approvato altri impegni di spesa, per staccare dei biglietti e condurre la gente in giro per il museo napoleonico, rispettivamente di 2.501 e 9.126 euro nel solo mese di novembre. E siamo, per il solo 2010, e per il solo servizio di biglietteria e visite guidate al Marengo Museum, ad una spesa, per la Provincia, di ben 71.627 euro. Ma non è finita perché le stesse cifre, euro più euro meno, sarebbero state confermate per gli anni successivi fino a quando, con delibera 22 del 15 giugno 2015, la presidente Rita Rossa, che era anche sindaca di Alessandria, diede in comodato il Marengo Museum al Comune di Alessandria.
Ma la beffa, come sempre, è dietro l’angolo e arriva alla fine. Infatti il 21 gennaio del 2017, per la festa del terzo compleanno del figlio, la signora Oneto faceva richiesta del centro famiglie Magicascina che le fu concesso dal Comune di Alessandria dalle tre alle cinque del pomeriggio. La direttrice Angela Biscaldi informava la signora Vittoria Oneto che l’affitto sarebbe stato fatturato per un importo di 60 euro più Iva, totale 73,20 euro, ma la fattura non è stata mai pagata.
Insomma, con una caduta di stile imbarazzante, la signora Oneto (nella foto a lato), che in quel tempo oltre ad essere assessore era sempre presidente di Startal, non ha mai pagato una fattura dell’ente pubblico che stava servendo come pubblico amministratore (perché la politica è servizio e non privilegio), ma oggi fa le pulci alla signora Antoni.
Come diceva il Maestro? Ah, sì: “Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?” (Matteo; 7-3).