Milano (Cristiana Gagliarducci) – Una domanda tornata sulla bocca di tutti dopo l’odierna rilevazione sullo ZEW, l’indice di fiducia che è inaspettatamente crollato sui minimi di 8 anni.
Più nello specifico, l’analisi sulle condizioni tedesche è peggiorata dal precedente -1,1 all’odierno -13,5 (attese a -7,0). Quella inerente il sentiment economico ha evidenziato un tracollo da -24,5 a -44,1 che mal si è confrontato con le previsioni a -27,8.
Tutto ciò ha nuovamente portato a utilizzare nella stessa frase le parole “Germania” e “recessione”. I rischi, secondo parte del mercato, stanno aumentando anche a Berlino.
La fiducia degli investitori sull’outlook economico tedesco è peggiorata per il quarto mese consecutivo, mentre le recenti rilevazioni macro in Germania hanno deluso così tanto da rispolverare il rischio di recessione.
“La più recente escalation nella guerra commerciale tra gli USA e la Cina, il rischio di svalutazione competitiva e le crescenti probabilità di una Brexit no-deal hanno aggiunto ulteriore pressione su una crescita economica già debole”,
ha affermato il presidente ZEW Achim Wambach in un comunicato.
La produzione industriale e le esportazioni tedesche, ha continuato, potrebbero continuare a risentire di questa situazione.
Per Jamie Rush, analista di Bloomberg, l’odierna rilevazione suggerisce che l’economia affronterà un ulteriore deterioramento della crescita da qui a fine anno. L’ipotesi di una Germania in recessione, insomma, potrebbe non essere così improbabile.