Novi Ligure – Di famiglia arquatese ma Novese di adozione con residenza a Novi in Via Gramsci, è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana. Si tratta dell’Ammiraglio Giuseppe “Pino” Cavo Dragone (nella foto), 62 anni, uno dei personaggi più autorevoli che la città abbia mai espresso e che corona oggi la sua lunga carriera con un riconoscimento di prim’ordine.
Cavo Dragone, che ha un curriculum amplissimo e di alto profilo, ha gestito negli ultimi anni comandi interforze tra Esercito, Marina, Carabinieri ed Aeronautica, coordinando migliaia di uomini in delicate operazioni in cui le risorse della Difesa sono state ottimizzate al meglio. L’Ammiraglio è stato infatti il primo ufficiale non proveniente dall’Esercito a dirigere il Coi, ovvero il Comando operativo interforze, dal cui quartier generale di Centocelle (Roma) sono condotte tutte le missioni internazionali. Ad esempio, è stato lui ad occuparsi della gestione delle spedizioni italiane in Iraq per sostenere la campagna contro l’Isis. Ma il suo nome è anche legato alla nota vicenda del naufragio della Costa Concordia, caso nel quale ha svolto i ruoli di perito e di coordinatore all’interno del collegio di consulenti nominati dal Gip del tribunale di Grosseto per l’incidente probatorio del processo in cui fu poi condannato il capitano Francesco Schettino.
Militare tutto d’un pezzo, che non ha mai concesso interviste né tantomeno accettato compromessi per far carriera, Cavo Dragone è stato anche pilota di elicotteri in Libano, comandante della portaerei Garibaldi, capo degli incursori del Comsubin, nonché capo dell’Accademia Navale di Livorno, che prepara tutti gli ufficiali della Marina.
Alla sua nomina, giunta in extremis e caldeggiata in particolar modo dalla compagine leghista dell’esecutivo, ma sulla quale ha inciso anche il Qurinale, seguirà già domani la cerimonia di avvicendamento tra l’attuale comandante Valter Girardelli e il suo successore.