Vercelli – La relazione era finita ma non per lui, un impiegato di quarant’anni di Vercelli che ha continuato per oltre un anno a perseguitare la sua ex con messaggi, appostamenti e pedinamenti che avevano trasformato la quotidianità della donna in un vero e proprio inferno.
Addirittura, per poter frequentare altre persone la donna doveva andare via dalla città, cercare tranquillità altrove visto che l’ex si appostava sotto la sua abitazione e controllava anche le auto parcheggiate in zona.
Una situazione che, ormai, era diventata per lei insostenibile.
A mettere la parola fine, dopo oltre un anno, sono stati gli uomini della squadra mobile della questura di Vercelli dopo la denuncia della vittima. L’uomo, negli ultimi tempi, aveva anche mandato diversi sms ad alcuni conoscenti dicendo che avrebbe ucciso la sua ex se lei non fosse tornata con lui. Addirittura aveva preannunciato i suoi intenti su Facebook.
In un post relativo ad una gara di bungee jumping aveva postato un commento che più o meno diceva: “Il salto lo farò anch’io, ma senza protezioni. E con me porterò una donna”.
Una vera e propria ossessione per lui, affetto da problemi di alcolismo e che non si era mai rassegnato alla fine della relazione.
Tutto è cominciato nel 2017: prima le molestie telefoniche, poi i pedinamenti, gli appostamenti fino ad arrivare ad aggressioni fisiche vere e proprie.
Ma alla fine per lui sono scattate le manette ai polsi. L’uomo è stato rintracciato e arrestato mentre attendeva la sua ex davanti al posto di lavoro.
Il quadro probatorio a carico dello stalker è stato definito da Antonino Porcino, a capo della squadra mobile di Vercelli, “gravissimo”.
La situazione era nota a molti ma nessuno si è rivolto alle forze dell’ordine che sono venute a conoscenza della storia solo dopo la denuncia della donna che ora si trova in una struttura protetta.