Casale Monferrato – A meno di sei mesi dalla rapina ai danni dell’imprenditore vitivinicolo casalese Riccardo Coppo, che fu rapinato nella sua villa di Cella Monte lo scorso 28 novembre da quattro banditi armati uno di pistola e gli altri con delle spranghe che lo costrinsero ad aprire la cassaforte portandosi via a bordo di una Jeep diecimila euro in contanti, alcuni orologi di pregio e altri monili d’oro, i Carabinieri della compagnia di Casale Monferrato hanno arrestato quattro banditi per associazione a delinquere finalizzata a commettere rapine in abitazioni. Sono anche accusati di detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e lesioni personali aggravate. Contro di loro gli ordini di custodia cautelare emessi dal pm Davide Pretti della procura di Vercelli.
Un’attività investigativa complessa, denominata “Ice Eyes” dal colore degli occhi del capo della banda, e che ha tenuto sotto pressione i militari casalesi per ben sei mesi.
Dopo la rapina all’imprenditore, fondamentale, per la riuscita delle indagini, è stata l’analisi delle videocamere per individuare gli spostamenti dei quattro appena effettuato il “colpo”.
E alla fine gli uomini della Benemerita, al comando del comandante Christian Tapparo, sono riusciti a dare volti e nomi a quattro malviventi, finiti in carcere dopo il blitz scattato un paio di sere fa: sono stati fermati a bordo di un’auto a Casale in corso Valentino.
Sono Cesk Thani, 32 anni, ritenuto il capo, appunto l’ “Ice Eyes”, Augustin Pjetergjokaj, 24, Kristjan Keci, 28, Kristjan Mehilli, 25.
Tutti originari dall’Albania, con diverse identità procurate con uno scambio frequente di documenti falsificati nel loro Paese d’origine, avevano due covi: uno a Cassano Spinola, nel tortonese, in una casa isolata, e uno in Lombardia, a Legnano.
Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, i quattro si appoggiavano a dei veri e propri “basisti”, loro connazionali, che fornivano informazioni sulle case da rapinare.
Le indagini hanno subìto una svolta lo scorso 14 aprile quando a Moretta, in provincia di Cuneo, i Carabinieri hanno fermato tre persone di origine albanese oltre allo stesso Cesk Thani, mentre stavano per commettere un’altra rapina in una villa. Dalla successiva perquisizione, inoltre, Kristjan Mehilli è stato trovato in possesso di una pistola revolver calibro 38.