Forlì (a.g.) – Ieri sera a Forlì Matteo Salvini ha concluso il suo tour elettorale in Emilia Romagna con un comizio dal terrazzo del municipio. La sinistra, tramite La Repubblica, giornale di proprietà di un signore che ha preso la tessera n.1 del Pd ma è residente a Saint Moritz, fa sapere che Salvini ha parlato dallo stesso balcone dal quale Benito Mussolini aveva assistito all’uccisione dei partigiani. Questo è un falso intollerabile per il semplice motivo che Mussolini non poteva assistere a nessuna esecuzione capitale di chicchessìa in quanto era “ospite” a Campo Imperatore in Abruzzo agli arresti disposti dal Re Vittorio Emanuele III il 25 luglio 1943. Sarebbe stato liberato il 12 settembre 1943 dall’austriaco Otto Skorzeny al comando di una trentina di paracadutisti del Fallschirmjäger-Lehrbataillon a bordo di una decina di alianti. Subito dopo fu trasferito in Germania e quindi trasferito a Salò al comando della Repubblica Sociale Italiana da cui non si sarebbe più mosso fino all’aprile 1945. Ma se quello che scrive il foglio di De Beneddetti è palesemente falso, è vero invece che il fondatore dello stesso giornale sia stato un fascista convinto, al punto che, ancora nel 1942, sul periodico “L’Italia Fascista” aveva modo di scrivere: “Un impero del genere (l’Italia fascista, n.d.r.) è tenuto insieme da un fattore principale e necessario: la volontà di potenza quale elemento di costruzione sociale, la razza quale elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata volontà di potenza”.
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