Novi Ligure – Nella Novi musulmana e bolscevica è stato inaugurato stamane alle dieci, alla presenza delle autorità comunali, il nuovo centro islamico che sorge nei locali di quello che fu un famoso ristorante della città, il “Petit Chateau” di Via Mazzini, nello storico Borgo Crimea, lungo la via dell’aeroporto, acquistato dalla comunità musulmana per adibirlo a luogo di culto, di studio e di preghiera. Una comunità presente in città da meno di 25 anni, ma con circa 2.000 persone (già il 7% della popolazione) in massima parte arabi e albanesi, che chiuderà la vecchia sede del centro storico quando il nuovo centro culturale sarà completamente sgomberato. Infatti stamane è stata aperta l’ala riservata alle donne, l’altra parte, circa il 25% del complesso, è ancora adibito ad abitazioni con novesi in attesa di sfratto.
Novi, città dalle grandi tradizioni liberali e massoniche (la Rispettabile Loggia La Confiance era del 1747, la quarta d’Italia), grazie ai comunisti che la “sgovernano” da oltre settant’anni, è diventata una città di operai, ferrovieri, pendolari, pensionati, disoccupati, musulmani e bolscevichi.
Complimenti.