di Max Corradi – Enel sta veramente esagerando: le ultime bollette sono impagabili a causa di importi scandalosamente alti costituiti per il 65% da tasse, tariffe, costi fissi, e solo per il 35% da effettivo consumo. Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare di una notizia che sta provocando scompiglio tra i consumatori che sono in regola con le bollette relative all’energia elettrica, in quanto questi ultimi dovranno “pagare” anche le fatture non pagate di altri clienti morosi in costante aumento perché la gente è senza soldi e stremata da una crisi che sembra non finire mai. Secondo dati attendibili l’aumento degli utenti che fanno fatica a pagare le bollette è stato del 10% nell’ultimo anno e tende a crescere. È la storia del gatto che si morde la coda: i morosi aumentano e l’Enel aumenta le bollette a chi paga mentre ai morosi interrompe il servizio, ma ora anche chi ha sempre pagato, a causa di costi ormai insopportabili, non paga più e il problema si aggrava. A stabilirlo è l’A.R.E.R.A. ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente che ha previsto nuovi accordi tra fornitori (compagnie con cui sottoscriviamo un contratto di fornitura gas e luce) e distributori (ovvero coloro che sono responsabili del trasporto di energia all’interno delle abitazioni), e tra distributori e il GSE (Gestore di Servizi Energetici) che si occupa dei pagamenti degli oneri del sistema. In questo modo si vuole in qualche modo restituire a tutti i distributori una piccola quota degli oneri che hanno già versato, ma che non possono incassare dai fornitori in quanto insolventi a causa i degli utenti inadempienti. Si tratta dei famigerati “oneri di sistema” così indicati nella bolletta, che sono le spese che servono per mantenere in piedi il sistema energetico (elettrico e gas) e comprende anche una quota che paga ogni singolo utente per sovvenzionare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Fonti costosissime che non servono praticamente a niente, introdotte sul mercato nella pia illusione di compensare l’assenza totale di energia nucleare. Ricordiamo che solo in Francia le centrali nucleari funzionanti sono 58, e la Francia confina con noi, mentre in Europa sono 131 (vedere tabella a lato), ma gli unici ad essere senza, pur essendo stati gli inventori di questo tipo di energia ed essendo stati all’avanguardia al mondo quando a capo dell’Eni c’era Enrico Mattei, siamo noi, mentre pretendiamo di fare funzionare le fabbriche coi mulini a vento. Pazzi, siamo veramente un popolo di pazzi incoscienti.
C’è dell’altro poiché nella delibera di ARERA del febbraio del 2018 (Governo Gentiloni) si prevede che solo una minima parte di oneri già versati ma non recuperabili saranno versati al meccanismo di recupero in quanto si tende a risanare i crediti rivolti ai distributori e non quelli generati dalla morosità dei clienti inadempienti.
Come hanno fatto per le banche.
Complimenti.