Canelli – Nell’ambito dell’operazione “Digger” condotta dai militari della Compagnia di Canelli e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti, Alberto Perduca e dal suo Sostituto Dott. Giorgio Nicola, lo scorso novembre erano state arrestate sette persone con l’accusa di furto, ricettazione e riciclaggio di macchine operatrici di notevole valore.
Le indagini erano partite nel mese di maggio a seguito del furto di una pala gommata Caterpillar 950K avvenuto a Castagnole delle Lanze. Dopo i primi accertamenti, i Carabinieri si erano messi sulle tracce di un criminale specializzato nel furto di grossi mezzi da lavoro, che operava in tutta la zona del basso Piemonte, non solo nella provincia di Asti ma anche in quelle di Torino e Alessandria.
Le indagini, condotte con l’ausilio di attività tecniche e riscontri sul territorio, avevano consentito di ricondurre la responsabilità dei soggetti su almeno quattro episodi di ingenti furti. La dinamica era sempre uguale: il gruppo effettuava dei sopralluoghi sul cantiere dove aveva individuato il mezzo da rubare, quando i tempi erano maturi forzava gli ingressi e provvedeva a caricare la ruspa su un grosso autoarticolato. Tutto era calcolato nei minimi dettagli compresa la staffetta di auto “pulite” che precedeva e seguiva il convoglio per individuare eventuali posti di controllo delle forze dell’ordine.
L’escavatore era poi nascosto in capannoni abbandonati. All’interno di questi capannoni iniziava la seconda fase e cioè la “ripulitura” del mezzo. Con attrezzature specializzate, erano ribattuti i telai per dargli una nuova vita e renderli non rintracciabili a controlli.
Cominciava così la terza e ultima fase che era quella di reimmettere il mezzo rubato nel mercato. In genere oltre al furto dei mezzi, vi era anche la sottrazione di gasolio nei cantieri.
In carcere erano finiti Gioacchino Catania, classe 1968 e Shera Liman, 43 anni, albanese di Villarperosa. Ai domiciliari L.F, italiano classe ’70, e D.G. albanese di 42 anni.
Le ulteriori attività di indagine, proseguite in questi mesi, hanno permesso di individuare altri tre soggetti, due italiani di Racconigi e Costigliole d’Asti e un albanese residente ad Alessandria, già colpiti dalle misure restrittive eseguite nella prima fase dell’operazione, ritenuti responsabili di ulteriori due furti avvenuti nel settembre scorso a Rottofreno e Gragnano Trebbiense in provincia di Piacenza.
Sono stati recuperati un escavatore Caterpillar e un semirimorchio del valore complessivo di 200.000 euro, già restituiti ai legittimi proprietari.