Ovada – Ancora tre settimane. È questo il tempo che hanno dato i sindacati Filt Cgil e Fit Cisl ai sindaci dell’Ovadese per firmare l’accordo che tuteli, in caso di vendita, le condizioni contrattuali dei lavoratori della Saamo, la società di autobus pubblici. Altrimenti sarà sciopero.
La decisione è avvenuta dopo il faccia a faccia dell’altro pomeriggio in Prefettura ad Alessandria. Da mesi, ormai, la tensione è palpabile nell’aria ed è legata alla precaria situazione economica e alla crisi di liquidità della società ovadese che più volte ha ritardato e faticato nel pagare gli stipendi e che è al lavoro per stilare un piano di ristrutturazione triennale.
Ora, però, a fronte di un futuro incerto, le organizzazioni sindacali pretendono garanzie nero su bianco.
Si penserebbe, secondo quanto spiegato dai sindacati, ad “una bozza di protocollo d’intesa, analoga a quella già sottoscritta per il Cit di Novi, che imponga la tutela dei dipendenti di fronte a un’eventuale cessione della Saamo” come spiegato da Giancarlo Topino, segretario Filt Cgil.
L’accordo prevederebbe, ovviamente, garanzie per i lavoratori: dal mantenimento delle condizioni contrattuali fino all’assorbimento automatico nella realtà che dovesse acquisire eventualmente Saamo.
Il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, ha confermato di essere pronto a discutere con gli altri sindaci per arrivare alla firma.