Carpeneto – Attimi di terrore, ieri, verso le 16.30, alla scuola elementare di Carpeneto, quando due pitbull si sono introdotti nel cortile scatenando il panico fra bimbi e genitori.
I due cani, fuggiti non si sa come da un’abitazione poco distante, si sono avvicinati ad alcuni alunni senza mostrare aggressività, ma, evidentemente, qualcosa dev’essere andato storto, poiché, all’improvviso, la situazione è degenerata. Forse qualcuno si è spaventato e questo ha scatenato la reazione istintiva degli animali che, a quel punto, hanno iniziato ad attaccare alcuni dei presenti.
I Carabinieri del paese, intervenuti tempestivamente sul posto, hanno riportato un bilancio di cinque feriti, per fortuna in modo non grave. Si tratta di due fratellini di sette e tre anni, del loro papà, quarantanovenne, e di due donne di quarantaquattro e quarantasei anni, mamme di altri alunni della scuola. I fratelli, il più grande con un morso alla gamba e graffi sotto l’occhio, il più piccolo con un segno sotto il labbro, sono stati trasportati all’Ospedale Infantile di Alessandria, mentre il papà, con morsi alle braccia, al Santi Antonio e Biagio. Le due donne, una con morsi alla gamba e sul petto, l’altra ha battuto la testa cadendo, sono state invece condotte a Novi.
A mettere al sicuro gli altri bambini, facendoli rientrare nella scuola, è stato il bidello, che ha così evitato ulteriori ferimenti.
I proprietari dei cani, due coniugi di cinquanta e trentaquattro anni, assenti da casa al momento dei fatti, rischiano ora una denuncia per lesioni colpose, mentre i due esemplari di pitbull, un maschio e una femmina, sono stati sequestrati. I Carabinieri, che hanno inoltre avvisato il servizio veterinario Asl, stanno cercando per loro un’adeguata sistemazione.
Ancora da chiarire il modo in cui gli animali sarebbero riusciti ad uscire in strada, liberi così di raggiungere la scuola distante un centinaio di metri.
L’episodio accende nuovamente i riflettori sul tema sicurezza relativo ai possessori di cani dalle spiccate attitudini combattive. Solo qualche settimana fa è stato infatti un dogo argentino ad attaccare una donna e il proprio levriero mentre stavano passeggiando per le vie di Valmadonna, poco fuori Alessandria, e anche in quel caso si è sfiorata la tragedia.
Forse allora è necessaria una riflessione intorno ai criteri da rispettare per il possesso di alcune razze canine, poiché, senza un’adeguata consapevolezza e preparazione da parte del proprietario, anche in merito alla corretta custodia dell’animale, certi cani possono diventare delle vere e proprie armi. Del resto, anche il più possente cane da difesa, se ben addestrato, e gestito in modo consono, si rivela inoffensivo in situazioni di normalità, ma certo va custodito con attenzione impedendogli l’accesso in strada senza la dovuta sorveglianza.
Non si tratta dunque di tonare a discriminare certi cani sulla base di una presunta aggressività innata alla razza, bensì di ricondurre i proprietari irresponsabili al buonsenso attraverso adeguati strumenti legislativi, poiché, come è ovvio, un pitbull fuori controllo è più pericoloso di un pechinese.