Milano (Pambianco) – Entra oggi in vigore l’accordo Jefta, l’intesa di libero scambio tra Unione Europea e Giappone. L’accordo crea una zona di libero scambio che riguarda oltre 600 milioni di persone (e circa un terzo del Pil mondiale). Eliminerà la maggior parte dei dazi pagati ogni anno dalle imprese dell’Ue che esportano in Giappone e permetterà di rimuovere una serie di ostacoli normativi. La sua applicazione porterà, sin dall’inizio, all’eliminazione dei dazi sul 90% dell’export Ue verso il Giappone.
“Si tratta di un accordo completo sotto ogni aspetto – ha commentato Cecilia Malmström, commissaria responsabile per il commercio -, che elimina le tariffe e offre un contributo importante in termini di norme a livello mondiale, dimostrando al tempo stesso al mondo che entrambe le parti restano convinte dei vantaggi del libero scambio. A partire dal 1º febbraio le imprese europee beneficeranno dell’eliminazione delle tariffe e di procedure doganali semplificate. Ogni fabbricante, fornitore di servizi, start-up tecnologica e agricoltore dell’Ue ha motivo di rallegrarsi dell’accordo”.
A salutare con particolare favore l’intesa è, ovviamente, anche il Made in Italy che, però, per quanto riguarda il settore moda, deve festeggiare a metà in termini di vantaggi tariffari immediati. Come anticipato da Pambianco Magazine, per quanto concerne cuoio e calzature, infatti, l’attuale sistema prevede inizialmente solo un leggero miglioramento. In seguito all’accordo, i dazi sulle calzature saranno ridotti dal 30% al 27,3% e dal 27% al 24,5% per alcune linee tariffarie, per poi essere soppressi completamente nel corso dei dieci anni successivi. I dazi sulle esportazioni Ue di prodotti in cuoio, come le borse, per le quali il dazio attuale è del 16%-14% in base alla linea tariffaria, saranno eliminati nell’arco di dieci anni, così come i dazi sulle calzature sportive e da sci, che tradizionalmente godono di un’elevata protezione in Giappone.
“I negoziati con il Giappone – si legge infine sulla nota dell’Aise – sulle norme per la protezione degli investimenti e sulla risoluzione delle controversie in tale ambito proseguono con una riunione dei capi negoziatori prevista per marzo 2019. Entrambe le parti hanno assunto il fermo impegno di raggiungere al più presto una convergenza nei negoziati sulla protezione degli investimenti, alla luce dell’impegno comune a favore di un contesto stabile e sicuro per gli investimenti in Europa e Giappone”.