Novi Ligure – È ormai corsa contro il tempo per salvare la Pernigotti. Per impedire ai turchi fratelli Toksoz di portare via il marchio della storica azienda di Novi Ligure l’unica strada da percorrere sarebbe quella di varare un decreto da parte del governo. Che però dovrebbe essere pronto entro il 5 febbraio, data in cui a Roma si terrà il vertice con cui l’azienda ufficializzerà la richiesta di cassa integrazione per cessazione dell’attività.
Rocchino Muliere, sindaco di Novi, ha indicato la strada da percorrere e cioè quella tracciata dal capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro.
Il deputato ovadese ha, infatti, presentato una proposta di legge che modifica il Codice della proprietà industriale, di fatto impedendo che i marchi radicati sul territorio da più di cinquant’anni possano essere trasferiti altrove.
“Un contributo importante per difendere i marchi storici del made in Italy e legarli al territorio di produzione – ha dichiarato Muliere a proposito del testo firmato da Fornaro e da altri esponenti di LeU come Guglielmo Epifani e Pierluigi Bersani – la proposta, però, potrà essere utile alla Pernigotti solo se il Governo riuscirà a predisporre un decreto entro il 5 febbraio prossimo, data in cui dovrebbe iniziare la procedura di cessazione dell’azienda e partire la cassa integrazione. Mi auguro che ciò possa avvenire, poiché se il decreto dovesse essere presentato oltre quella data il testo di legge potrà valere per altre aziende ma non per la Pernigotti”.