Alessandria – Ha scatenato vari commenti sulla “partita” in corso circa lo smaltimento rifiuti nel Nord Italia, e in particolare ad Alessandria, la notizia della richiesta ufficiale di Amiu Genova di entrare in Aral.
Sulla questione Giorgio Abonante (nella foto), consigliere comunale del Pd alessandrino, ha commentato, a margine della commissione Bilancio di qualche giorno fa: “Il Comune di Genova ha superato quello di Torino ed è ora il maggior azionista di Iren, inoltre controlla il 100% Amiu, che pare abbia abbandonato l’idea di farsi un impianto di trattamento: costa tempo e denaro. Invece Aral c’è già e verrebbe via per un tozzo di pane”.
Il Comune di Alessandria, da parte sua, sarebbe disposto a cedere una quota minima, ma solo al momento.
“Al primo aumento di capitale, e sarà presto necessario visto che Aral ha bisogno di investire sull’impianto di Castelceriolo, l’unico fra i soci che avrà soldi disponibili sarà appunto Amiu. Di cui Iren vuole assumere il controllo, lo ha detto due mesi fa l’ad. Dunque con una mossa quasi insignificante il gruppo chiuderà il cerchio: occuparsi dei rifiuti in mezzo Piemonte, gran parte della Liguria e dell’Emilia. Insomma l’Italia del Nord Ovest, più un pezzetto” ha affermato ancora Abonante.
La storia di Iren che insegue la filiera alessandrina risale all’ormai lontano 2011. All’epoca si associò all’allora Amiu Alessandria, divenuta poi Amag Ambiente, e tentò l’acquisizione di Aral.
Il tentativo di fusione finì, però, nel mirino della Corte dei Conti tant’è che poi la Giunta comunale guidata da Rita Rossa la revocò, scatenando varie polemiche.