Milano (Caterina Maconi) – Il Natale fa un bellissimo regalo all’Italia perché quello “italiano” è diventato un brand nel mondo. O così sembra leggendo gli ultimi dati messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, dai quali emerge che sempre più prodotti che caratterizzano le nostre feste sono acquistati da Paesi esteri. L’export tricolore vola: tra panettoni, spumante, lenticchie e cotechino, il Natale all’italiana ha fatturato 2,2 miliardi di euro, con un +6,1% sul 2017. Il made in Italy si fa apprezzare, a partire dalle eccellenze enogastronomiche, ma non solo. Sono richieste anche coccarde, ghirlande, addobbi (benché l’Italia ne importi molti di più di quanti ne esporti), fuochi d’artificio e attrezzature sportive invernali. Contribuiscono a “destagionalizzare” le vendite. I buyer sono attivi tutto l’anno e stipulano accordi ben prima di dicembre, per accaparrarsi questi prodotti. La prima meta per le esportazioni è il Regno Unito. Pesa il 17% del totale, acquista beni per oltre 372 milioni di euro, un +0,2% sullo scorso anno.
Qui la parte del leone la fanno spumante e prosecco (282 milioni, +5,3%). Seconda meta sono gli Stati Uniti: nel 2018 l’Italia ha esportato per oltre 364 milioni, in rapida crescita del +10,2%. Oltreoceano sono interessati, oltre che a prosecco e spumante (245 milioni, +13%), a sci e attrezzature per gli sport di montagna (19 milioni, +11,8%). Sul podio anche la Francia, per un valore di esportazioni che supera i 263 milioni, in aumento dell’8,2% rispetto al 2017.
I cugini d’Oltralpe apprezzano soprattutto il panettone e la pasticceria (173 milioni, +5,3%). Vengono poi Germania, Svizzera e Belgio. Ma a crescere di più è l’export con la Svezia, +27%, e con il Canada, +25%.
Passando all’analisi per singolo prodotto, a svettare sono le bevande. Spumante e prosecco piacciono prendono anche la direzione di Belgio (+33,5%) e Svezia (+31,6%). Il panettone e i prodotti di pasticceria raggiungono la già citata Francia ma anche l’Australia (+5,4%). Solo la Lombardia, patria del panettone, esporta per un valore di circa 54 milioni di euro al mese. E poi: prosciutti e cotechini sono richiesti sulle tavole francesi (29 milioni, +5,6%) e tedesche (23 milioni, +11,4%), ma in forte crescita è il Canada (+392%). Il caviale va in Francia e in Estonia (per oltre un milione di euro ciascuna), mentre i crostacei in Francia e Germania ma anche nella Repubblica Ceca (+66%). Ci sono infine le immancabili lenticchie, ambite da Francia, Svizzera e Canada.
Focalizzandosi sull’oggettistica: i prodotti a tema Natale – candele, luminarie, alberi – vanno negli Stati Uniti. Le ghirlande elettriche decorative in Francia, così come i fuochi d’artificio.
Poi c’è lo sport. L’export va verso l’Austria, Francia, Germania e Giappone. Tra le mete extraeuropee che più corteggiano i prodotti italiani: il Giappone per i vini, caviale (con Hong Kong) e attrezzature per lo sci (con la Cina), Qatar e Arabia Saudita per oggetti decorativi e ghirlande elettriche, il Canada per i fuochi d’artificio.