Alessandria – Il lavoro, compiuto in sinergia, dai Carabinieri del Comando provinciale di Alessandria e del Gruppo Forestale, ha permesso di individuare, nei giorni scorsi, il responsabile di una serie incendi che erano divampati, l’anno scorso, in estate, nei boschi di Borghetto Borbera, Arquata, Vignole, Serravalle, Bosco Marengo, Pozzolo e Litta Parodi. Si tratta di un pastore sardo di 68 anni, Mario Francello, residente a Grondona, che è stato arrestato per incendio e incendio aggravato.
Ventitre, in tutto, i roghi che avevano colpito campi e boschi tra il luglio e l’agosto 2017. Uno di questi incendi, in particolare, aveva ridotto in fumo circa mezzo ettaro di un frutteto lungo la strada 35bis tra Pozzolo e Litta Parodi mentre un altro aveva invaso il sottopasso ferroviario di Serravalle Scrivia fino a lambire i binari della linea ferroviaria Milano-Genova.
I Carabinieri, però, si erano subito insospettiti. Aveva, infatti, preso sempre più corpo, in seguito alle indagini, l’ipotesi che potesse trattarsi non di un piromane ma di qualcuno che intenzionalmente stava incendiando sterpaglie lungo le strade dell’area novese.
In seguito alle indagini e all’analisi delle telecamere di videosorveglianza puntate vicino ai campi e ai boschi andati in fiamme, è stato possibile individuare una Fiat Panda blu e, dal numero di targa, arrivare a Mario Fancello, originario di Oliena, in provincia di Nuoro.
Secondo gli inquirenti, l’uomo potrebbe aver appiccato gli incendi come atto di ritorsione: le autorità, infatti, proprio il giorno antecedente il primo rogo, quindi il 25 luglio, avevano sequestrato il terreno a Grondona dove il pastore teneva le sue pecore e le sue mucche. Francello, però, in quello stesso terreno, aveva sfruttato come stalla e laboratorio per la produzione di formaggi i ruderi di una antica torre sottoposti a vincoli paesaggistici.