Parigi (Ansa) – Dopo quasi 8 ore di guerriglia nel centro di Parigi, gli Champs-Elysees sono stati evacuati e c’è un graduale ritorno alla calma: lo ha annunciato poco dopo le 18 la portavoce della prefettura, Johanna Primevert. Il bilancio parla di 20 feriti fra i manifestanti, il più grave di quali è rimasto gravemente colpito a una mano, 4 fra i poliziotti. I fermi sugli Champs-Elysees sono stati 34.
Diversi manifestanti in gilet giallo erano riusciti ad arrivare nella rue du Faubourg Saint-Honoré dove, al numero 55, sorge il palazzo dell’Eliseo. La strada e i suoi dintorni erano stati blindati dalla polizia, ma molti sono riusciti ad entrare togliendo il gilet giallo per rimetterlo poco dopo. Intanto, dalla vicina Champs-Elysees, continuano a levarsi nuvole di fumo nero per gli incendi di cassonetti e veicoli di cantiere, dati alle fiamme dai casseur.
La polizia ha respinto centinaia di gilet gialli che hanno invaso la zona vietata degli Champs-Elysees con lacrimogeni e getti d’acqua. Importanti i danni alle vetrine, alle pensiline e alle strade dove alcuni casseurs hanno divelto sampietrini con sbarre di ferro per lanciarli contro la polizia.
Appena una cinquantina di gilet gialli, sperduti, si trovano sul luogo indicato dalla prefettura, Champ de Mars, vicino alla Tour Eiffel. Tutto il resto dei manifestanti, 8.000 secondo il ministero dell’Interno, si trovano in zona “vietata” nei dintorni degli Champs-Elysees.
Insieme ai casseurs “almeno un centinaio di esponenti dell’estrema destra” è presente sulla parte più bassa degli Champs-Elysees, verso la Concorde, stando a informazioni raccolte sul posto dalla tv BFM.
Una quarantina di gilet gialli, con il volto coperto da passamontagna o caschi, ha fatto irruzione ieri sera nella casa di famiglia di una deputata LREM (La Republique en Marche, maggioranza di governo), Mireille Robert, nel sud-ovest della Francia, vicino a Tolosa. La proprietà viticola della deputata sorge a Limoux, in una zona molto isolata, è stata invasa dai gilet gialli che hanno gridato delle minacce contro i presenti e hanno poi dato fuoco ad alcune tavole prima di fuggire e dell’arrivo dei gendarmi. “Un gesto ignobile”, ha twittato Benjamin Griveaux, portavoce del governo, che ha espresso “condanna senza ambiguità per questi comportamenti inaccettabili”.
Il bilancio della settimana di manifestazioni è di due morti e 620 feriti fra i manifestanti e 136 fra i poliziotti. In tutta la Francia ci sarebbero 23.000 manifestanti, una cifra in netto ribasso rispetto ai 282.000 di una settimana fa.