Acqui Terme – Il Comune di Acqui fuori del tutto dalle Terme, ormai da due anni in mano alla genovese Finsystems. La decisione pare essere definitiva anche se a Palazzo Levi, sede del Municipio, già un anno fa si era deliberato di vendere il 15,7% di quote che detiene il Comune, come imposto dalla legge Madia sulle partecipate. In Consiglio Comunale si era poi deciso di mantenerne lo 0,05% a livello simbolico, in modo da partecipare almeno alle assemblee e garantirsi un minimo di controllo. Adesso, invece, la decisione pare essere definitiva. La modifica della delibera del settembre 2017 con cui si era deciso di tenere la piccola quota sarà votata nel Consiglio comunale del 27 novembre.
Contraria la minoranza di centrosinistra con a capo Carlo De Lorenzi.
Poco più di due anni fa, era il giugno 2016, la genovese Finsystems Srl, che allora deteneva circa l’1% delle quote, riuscì ad accaparrarsi, facendo valere il suo diritto di prelazione, l’81,1% delle Terme di Acqui Spa, messe in vendita dalla Regione attraverso la costola Finpiemonte Partecipazioni, spuntandola così su altri due contendenti, gli svizzeri della South Marine Real Estate e la cordata acquese guidata dal gruppo Orione.