Alessandria – Ventiquattro anni fa, domenica 6 novembre 1994, ci fu la tragedia dell’alluvione che colpì Alessandria. Quattordici persone persero la vita a causa dell’esondazione del Tanaro, straripato a causa delle violente piogge che colpirono per diversi giorni tutta la provincia alessandrina oltre a quelle di Torino, Cuneo e Asti.
Oggi in Duomo alle 10,30 si è tenuta la celebrazione eucaristica, officiata dal Vescovo Monsignor Gallese, in suffragio delle vittime di quel tragico evento che ha lasciato, e lascia tuttora, una ferita aperta nel capoluogo piemontese.
Alle 11.45 al parco Carrà di Alessandria, all’angolo tra viale Milite Ignoto e viale Teresa Michel, è stata deposta una corona d’alloro al Monumento alle Vittime dell’Alluvione.
Alla cerimonia erano presenti, oltre alle autorità, le rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dei Volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e i cittadini.
Alle 12.15 nella Chiesa Parrocchiale di San Michele, via Remotti, è stata infine deposta una corona d’alloro alla Lapide in ricordo delle Vittime dell’Alluvione del sobborgo di San Michele.
Presenti i Gonfaloni del Comune e della Provincia di Alessandria oltre al parroco di San Michele, don Ivo Piccinini, , le rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dei Volontari della Protezione Civile, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e i cittadini.
Due le associazioni di cittadini che nacquero in seguito a quel tragico evento e che segnarono la vita della città: una è il comitato “Oltre il fango”, l’altra “Orti sicuro”.
La prima avrà presto un nuovo presidente dato che l’ormai storico Giuseppe Monticone è in procinto di dare le dimissioni, la seconda si scioglierà definitivamente a causa di un mancato ricambio di personale nell’organico.