Roma – Alla luce della nuova bozza della manovra, è spuntata l’ipotesi di una legge di Bilancio incompleta, ovvero senza le norme dettagliate sul reddito di cittadinanza e sulla riforma delle pensioni, che verrebbero poi previste da specifici ddl. Sicuramente in manovra ci saranno gli stanziamenti per il reddito di cittadinanza, pari a 9 miliardi di euro di cui 2 miliardi (uno nel 2019 e uno nel 2020) destinati al potenziamento dei centri per l’impiego.
Su requisiti e novità del reddito ha provato a fare chiarezza Pasquale Tridico, consigliere del vicepremier Luigi Di Maio, anticipandone i termini in una intervista al Corriere.
Reddito pieno: 780 euro
Tridico ha messo in chiaro alcuni paletti che dovrebbero caratterizzare l’intervento: il reddito di cittadinanza pieno, cioè a 780 euro, dovrebbe andare solo a chi risulterà senza reddito, senza immobili e con una soglia Isee che non deve superare i 9.360 euro (con soglia si alza in base al numero di componenti del nucleo familiare).
La misura “piena, cioè 780 euro al mese, è per un individuo che paga un affitto e ha Isee zero. Se è già proprietario di casa, l’importo si riduce”. Infatti, chi ha una casa di proprietà prenderà al massimo 500 euro.
Dove si trovano i beneficiari
Secondo i calcoli di Tridico “il reddito di cittadinanza sarà spalmato in modo abbastanza omogeneo sul territorio: il 46,5% dei possibili beneficiari si trova al Centro-Nord. E si stima che il 20% di tutti i potenziali beneficiari ha la casa di proprietà e la quota maggiore è concentrata nel Sud”.
Bisognerà’ fare domanda – Boeri ha dichiarato che l’Inps potrebbe avvisare le persone che potenzialmente ne hanno diritto. Ma contrariamente a quanto anticipato nelle scorse settimane, non sarà automatico: bisognerà presentare specifica domanda.
La platea – Secondo le stime dell’esecutivo, la platea potenziale degli aventi diritto è di 5 milioni di persone. I controlli (su redditi e patrimonio) verranno fatti attraverso i dati in possesso dell’amministrazione finanziaria.