Novi Ligure – Via libera al transito dei treni del Terzo Valico in centro. Il provvedimento è diventato definitivo con la pubblicazione, a luglio, sulla Gazzetta ufficiale della delibera approvata a dicembre dall’allora governo Gentiloni. Il progetto della nuova linea (non si sa ancora – e la cosa è gravissima – se si tratti di alta capacità o alta velocità) può così essere modificato con la cancellazione dello “shunt”, il tratto che doveva collegare il Terzo Valico con la linea verso Alessandria e Torino, previsto inizialmente tra Novi e Pozzolo.
Una modifica chiesta dal Comune di Novi Ligure allo scopo di far arrivare i treni merci allo scalo di San Bovo, altrimenti tagliato fuori.
La decisione ha scatenato una ferrea opposizione, soprattutto da parte del Comitato Contiamoci, creato a Novi proprio per opporsi a quella che ormai non è più un’eventualità per via dell’impatto che dovrebbe avere sulla città.
Molto chiare, a tal proposito, le parole di Maria Rosa Porta (nella foto), fra gli esponenti del Comitato: “Stiamo valutando la delibera, un documento che consideriamo drammatico per quello che prevede per Novi autorizzando il transito in città dei treni. Ci sono venti pagine di prescrizioni e raccomandazioni che fanno emergere i rischi per le falde acquifere, per la presenza di amianto, disagi enormi per la viabilità con la presenza dei cantieri, la creazione di barriere lungo la linea. Si parla esplicitamente di “rischio di contaminazione”.
La Porta rincara, poi, la dose: “Rfi risparmierà 42 milioni di euro dall’eliminazione dello shunt mentre Novi si “godrà” disagi infiniti, gratuitamente, senza che la popolazione si sia potuta esprimere, visto che il referendum richiesto da noi non è stato concesso”.
In merito alla questione di rivedere la cancellazione delle shunt, si erano mossi anche Luca Rossi, consigliere regionale di centrodestra, che in Regione aveva presentato una dettagliata interrogazione, e il parlamentare Riccardo Molinari che aveva fatto lo stesso al Governo.
A settembre è previsto un incontro del comitato con il nuovo prefetto di Alessandria, Antonio Apruzzese.