di Andrea Guenna – In attesa che nasca la Lega Italia (Lega sinonimo di Fascio, perché i simboli hanno la loro importanza) ricordo che Il 30 ottobre 1922 (96 anni fa, ovvero 32 volte 3, ma fra 3 anni fanno 99, il triplo di 33 che è 3 volte l’endecasillabo dantesco di 11 sillabe, perché anche il significato simbolico dei numeri – del numero 3 in particolare – ha la sua importanza) il Re Vittorio Emanuele III (anche qui c’è il 3 di terzo) convocò Benito Mussolini a Roma per assegnargli il compito di formare il nuovo governo che nacque in soli 15 giorni (3 volte 5 che è il numero dell’Uomo Vitruviano a gambe divaricate di Leonardo). Il 16 novembre 1922, Mussolini si recò alla Camera dei deputati per presentare la lista dei suoi ministri, la quale annoverava solo tre personalità fasciste: Alberto De Stefani (massone) alle Finanze, Giovanni Giuriati (massone) alle Terre liberate e Aldo Oviglio (ebreo e massone) alla Giustizia. Il Duce decise di assumere le cariche di ministro dell’Interno e ministro degli Esteri. Gli altri partiti politici lo avevano osteggiato in tutti i modi, con ogni mezzo, anche in maniera subdola, e Mussolini questo non lo aveva dimenticato. Il giorno del suo insediamento a Capo del Governo, pronunciò un discorso memorabile, e per lui liberatorio, che riporto volentieri prima di proseguire con l’articolo su Salvini.
Il discorso del Duce per la presentazione del governo
A Montecitorio, verso le tre del pomeriggio, in un’aula piena zeppa di cittadini ansiosi di sentire il discorso del Duce, Benito Mussoli disse: “Signori, quello che io compio oggi, in questa Aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza […]. Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti. Aggiungo, perché ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione delle camicie nere, inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia della Nazione […]. Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non ci abbandona dopo la vittoria. Con 300.000 giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo.
Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.
Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto […]. Credo anche di interpretare il pensiero di tutta questa Assemblea e certamente della maggioranza del popolo italiano, tributando un caldo omaggio al Sovrano, il quale si è rifiutato ai tentativi inutilmente reazionari dell’ultima ora, ha evitato la guerra civile e permesso di immettere nelle stracche arterie dello Stato parlamentare la nuova impetuosa corrente fascista uscita dalla guerra ed esaltata dalla vittoria […]. Lo Stato fascista costituirà una polizia unica, perfettamente attrezzata, di grande mobilità e di elevato spirito morale; mentre Esercito e Marina gloriosissimi e cari ad ogni italiano, sottratti alle mutazioni della politica parlamentare, riorganizzati e potenziati, rappresentano la riserva suprema della Nazione all’interno ed all’estero. Signori! Da ulteriori comunicazioni apprenderete il programma fascista, nei suoi dettagli e per ogni singolo dicastero.
Io non voglio, finché mi sarà possibile, governare contro la Camera: ma la Camera deve sentire la sua particolare posizione che la rende passibile di scioglimento fra due giorni o fra due anni […]. Così Iddio mi assista nel condurre a termine vittorioso la mia ardua fatica”.
Quello che dice Salvini
Anche Matteo Salvini viene da esperienze di sinistra come il Duce. La sua impostazione sembra molto simile a quella della buonanima, e dalle frasi che pubblichiamo si capisce.
Eccole.
- Noi siamo qui non perché siamo contro gli stranieri, contro gli immigrati, ma perché siamo contro i clandestini.
- A me preme costruire alleanze su temi veri, come l’immigrazione e il lavoro; per questo parlo con tutti, con Casa Pound e con la Fiom, che tra l’altro mi ha invitato al suo prossimo congresso: se riesco ci vado molto volentieri.
- Napolitano si indigna per una battuta di Calderoli. Ma Napolitano si indignò quando la Fornero, col voto di Pd e Pdl, rovinò milioni di pensionati e lavoratori?
- È assurdo affidare una bimba a due gay. Pare davvero ci sia qualcuno che vuole un mondo alla rovescia.
- Se un datore di lavoro deve evadere le tasse per sopravvivere non è un evasore ma è un eroe.
- Il matrimonio è fra un uomo e una donna e i figli nascono da un uomo e da una donna. Senza la famiglia fondata su una mamma e su un papà la società finisce
- Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti.
- Per quanto mi riguarda chi compie una violenza sessuale una volta non deve poterla compiere più. Stiamo studiando un progetto di legge sulla castrazione chimica.
- I poverini non sono quelli di Lampedusa che vengono disinfettati: i poverini sono i cittadini di Lampedusa e di Bergamo che poi vengono derubati da chi viene disinfettato.
- Destra e sinistra? Roba vecchia. Oggi la differenza è tra i POCHI potenti che comandano e guadagnano (lobby, multinazionali, banchieri, finanza) e i MOLTI a cui questa Europa di folli ha rubato lavoro e futuro.
- Noi non siamo euroscettici, anzi siamo i più grandi sostenitori dell’Europa, ma questa Ue è da abbattere a bastonate.
- Io ritengo che alcuni valori di sinistra, come la difesa dell’ambiente, la difesa degli operai, la difesa del lavoro, li porti avanti la Lega e non più una certa sinistra. Se la sinistra è quella che si occupa solo degli immigrati e dei carcerati allora non è la mia roba.
- Niente da fare, alla sinistra e a Monti il progetto di trattenere il 75% delle tasse proprio non piace. Allora vuol dire che è giusto!
- L’Italia è governata da una buona dose di conigli e smidollati.
- Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi.
- Bono, il leader degli U2, ha scritto a Renzi “siamo contenti che il nostro Paese preferito ha la leadership che si merita”. Appunto, Stato ridicolo, premier ridicolo.
- Per vincere una battaglia, bisogna capire di essere in battaglia.
- Se dovessi andare al voto domani andrei solo con Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni.
- Di donne in gamba, brave, determinate e capaci, nel lavoro e in politica, per fortuna ce ne sono tante. La Boldrini non è una di quelle.
- Se un datore di lavoro deve evadere le tasse per sopravvivere non è un evasore ma è un eroe.
Riferimento: https://le-citazioni.it/autori/matteo-salvini/
Attenzione, la storia può ripetersi se si commettono sempre gli stessi errori
Mussolini è andato al potere anche a causa dell’atteggiamento della sinistra italiana che continuava a dibattere su tutto senza concludere niente, perfino sull’opportunità dell’ormai conclusa Prima Guerra Mondiale, mentre i sindacati continuavano a proclamare agitazioni a macchia di leopardo. L’Italia era in balìa del caos ed il Fascismo è nato come “medicina” a questo stato di cose, andando al potere e governando egregiamente l’Italia almeno fino al 1938, anno in cui furono varate le leggi razziali.
Nel 1922 la situazione non era molto diversa da quella di oggi dove la sinistra continua imperterrita a commettere gli stessi errori allontanandosi dal comune sentire esattamente come allora.
Pertanto non sembra delirante l’ipotesi che fra pochi anni, se Salvini regge, possa diventare il nuovo Duce.
Io, essendo un liberale non lo auspico, anche se Salvini mi è molto simpatico, ma capisco che al posto dei cialtroni ignoranti e grossolanamente corrotti di oggi che sono al potere, chiunque sia meglio. La penso come il Sommo Poeta quando scrive: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” (Dante; Purgatorio: 76-78).