Acqui Terme – Consiglio comunale decisamente “acceso” l’altro ieri sera, lunedì 30 luglio, a proposito di 1,5 milioni che la Immobiliare Costruzioni Piemontese del gruppo Orione avrebbe dovuto versare al Comune termale nell’ambito del progetto di recupero della zona dove sorgeva l’ex vetreria Borma, abbattuta nell’ormai lontano 2011. La polemica è iniziata con gli interventi di esponenti di destra e sinistra nei confronti del sindaco pentastellato Lorenzo Lucchini (nella foto), le scelte finanziarie dell’attuale giunta. I soldi che avrebbe dovuto versare l’immobiliare sarebbero serviti per realizzare le nuove scuole medie e il milione e mezzo in questione sarebbe servito a coprire i costi di costruzione, ma le cose non sono andate così in quanto i tempi si sono allungati, sono cambiati i progetti (due scuole gemelle al posto di una) e il contributo versato finora dall’Immobiliare è solo una parte del pattuito per cui il Comune si è trovato costretto a ridiscutere gli accordi con la società per avere il resto, dovendo, nell’attesa, anticipare di tasca propria le cifre per mandare avanti i lavori.
A far imbufalire le opposizioni è stato l’inserimento nel bilancio di previsione 2018 da parte della giunta pentastellata delle somme che la società dovrebbe versare, anche se non possono essere conteggiate in quanto il Comune non può essere certo che arriveranno.
Polemico l’ex primo cittadino della città termale, Enrico Bertero (Forza Italia) che pur di non votare gli equilibri di un bilancio preventivo 2018 da lui giudicato inesistente ha preferito lasciare l’aula assieme ai colleghi Zunino, Lelli e Protopapa: “Noi avevamo segnalato il problema mesi fa – ha detto Bertero – e adesso ci ritroviamo con uno squilibrio di 1,2 milioni inseriti però tra le entrate. Lasciamo alla maggioranza la responsabilità di approvare un bilancio non veritiero e chiediamo ai revisori di agire per evitare che la Corte dei conti commissari il Comune”.
Dello stesso parere anche Carlo De Lorenzi (PD): “Di fronte alle prime anticipazioni di cassa i revisori avevano segnalato che non c’era certezza di ritornare in possesso dei soldi ma da allora non ho visto un solo atto per sanare la situazione. Non siamo certi che l’Immobiliare verserà il pattuito, quindi è impossibile dire se il bilancio starà in piedi”.
Ha cercato di dare una spiegazione l’Assessore al bilancio Mario Scovazzi che ha tenuto a sottolineare che l’Immobiliare aveva l’obbligo di versare la somma solo a scuole consegnate: “Ed è questione di pochi giorni fa” ha detto Scovazzi “abbiamo sottoscritto un accordo col legale della società, a breve andremo anche dal notaio. I soldi ci saranno versati a rate nell’arco dei prossimi tre anni, a parte gli ultimi 200.000 euro che sforeranno al quarto. Abbiamo cercato una soluzione per evitare di andare in causa e vedere bloccati i lavori delle scuole dopo aver ereditato un accordo penalizzante firmato da chi ci ha preceduti e che ora fa lo scaricabarile”.