Roma (Cristiana Gagliarducci) – Le quotazioni delle maggiori criptovalute in circolazione sono tornate a scambiare in ribasso nelle ultime ore di trading.
Il tutto, tra l’altro, nonostante le buone notizie sul fronte regolamentazione sopraggiunte dalla Francia.
Il prezzo del Bitcoin, solo per fare un esempio, ha a lungo scambiato sopra la soglia dei $6.740, ma nelle primissime ore del mattino si è riportato bruscamente sotto i $6.700 nell’arco di pochissimi attimi.
Tra le quotazioni delle criptovalute più imponenti, anche quelle di Ethereum e Ripple che hanno perso quota con l’arrivo della nuova settimana e stanno continuando a scambiare all’insegna di una debolezza più o meno accentuata.
Il prezzo del Bitcoin e le quotazioni delle sue colleghe criptovalute sono tornati a scambiare in ribasso nonostante le novità sopraggiunte dalla Francia. Proprio da Parigi, infatti, è arrivata una nuova apertura nei confronti del comparto, ma nonostante questo la reazione delle monete digitali non è risultata particolarmente euforica.
Secondo i report iniziati a circolare nelle ultime ore, un funzionario francese avrebbe speso parole importante sul settore digitale che a sua detta non dovrebbe essere regolato.
Jean-Pierre Landau, a capo della task force incaricata di indagare sulla normativa relativa alla blockchain, è uscito allo scoperto mettendo in guardia il mercato e consigliando di categorizzare adeguatamente le criptovalute.
Per dirla con le sue stesse parole, un atteggiamento scorretto nei confronti del comparto potrebbe determinare tre pericoli:
“quello di congelare la rapida evoluzione della tecnologia nella legislazione, quello di non riuscire a cogliere la vera natura dell’oggetto che si intende regolamentare e quello di spingere l’innovazione verso l’elusione normativa”.
Secondo il funzionario francese, la regolamentazione dovrebbe essere tecnologicamente neutrale e, per diventare tale, dovrebbe rivolgersi agli attori e non ai prodotti stessi.
L’idea di una regolamentazione non necessaria è stata considerata sin da subito positiva per le quotazioni delle criptovalute sul mercato, che tuttavia hanno continuato a scambiare ignorando le novità dalla Francia.
Segnali di apertura non sono giunti soltanto dal Vecchio Continente, ma anche dalla Corea del Sud, dove diversi funzionari sembrano aver accolto gli inviti del G20 ad adottare una regolamentazione unificata per il comparto virtuale e hanno confermato altresì che il governo è tutto fuorché un oppositore del fenomeno criptovalute.
Il prezzo del Bitcoin sta attualmente viaggiando in rosso su quota $6.711. Anche Ripple, Ethereum, Bitcoin Cash e le quotazioni delle maggiori criptovalute in circolazione stanno proseguendo la discesa.