Alessandria – Con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale di Alessandria, si è tenuta nella Sala Consiliare di Palazzo Ghilini la conferenza stampa di presentazione del progetto di ricerca della Texas Tech University e della Boise State University, sull’esplorazione del sottosuolo di Libarna senza scavare, ma con l’utilizzo di nuove tecnologie avanzate. Come illustrato dalle referenti scientifiche Katherine Huntley (Boise State University) e Hannah Friedman (Texas Tech University), l’antica città, situata a metà strada tra Serravalle ed Arquata Scrivia, è stata infatti oggetto di ricerche condotte nell’area da due università americane che, a partire dal 2016 hanno avviato la collaborazione con la sovrintendenza, sotto la direzione del dottor Alessandro Quercia, scegliendo Libarna quale oggetto delle ricerche archeologiche e sede della “Field School”. L’obiettivo del progetto è quello di esplorare i terreni adiacenti alle attuali emergenze archeologiche con tecniche e strumenti non invasivi che consentano prospezioni geofisiche del sottosuolo (come il magnetometro e il georadar) e rilievi aerei attraverso l’impiego del drone. Dalla restituzione dei nuovi dati, si potrà quindi completare la mappa dei contorni urbani della parte dell’antica città ancora sommersa. All’interno del progetto, è prevista anche la “field school”, un’esperienza dove lo studio è strettamente correlato con la pratica sul campo. Per gli allievi americani è questa un’occasione straordinaria, non solo per approcciarsi alla classicità in un luogo dalla storia antica come Libarna e per cimentarsi con le moderne tecniche di indagine archeologica, ma anche per conoscere la cultura italiana e scoprirne le tradizioni, entrando in contatto con le comunità locali per avviare con loro reciproci scambi e visitare città e musei. Il coordinamento locale è affidato all’archeologa Melania Cazzulo, con il supporto dell’Associazione Libarna Arteventi.