Roma (Lucio Cillis) – Investimenti record e ricavi in crescita. Un 2017 che si conferma essere “il migliore di sempre per Ferrovie dello Stato” come dice l’ad Renato Mazzoncini durante la presentazione dei risultati di bilancio. Il gruppo resta al vertice per le risorse immesse – pari a 5,6 miliardi di euro – per le infrastrutture e materiale rotabile per il trasporto passeggeri. Il 99% di questi investimenti, spiega la società, vengono effettuati in Italia: sul fronte della flotta regionale, ad esempio, sono stati consegnati 3 nuovi treni Jazz, 6 Swing, 41 carrozze Vivalto e 4 Flirt, oltre a ordini siglati per 86 nuovi treni Pop e Rock. Per quel che riguarda la flotta dei Frecciarossa i nove convogli 1000 entrati a gennaio scorso hanno portato il numero complessivo di treni ad alta velocità a quota 150 esemplari.
Sono anche stati presentati i dati relativi al rilancio del settore merci grazie alla firma di un contra di fornitura da 125 nuovi locomotori elettrici, 5 locomotori di manovra e 250 nuovi carri di ultima generazione. Sempre tra gli investimenti, Fs ha annunciato l’ingresso in flotta di 102 nuovi autobus per Busitalia e la nascita di Busitalia Fast, operatore su gomma che opererà sul lungo raggio. Una gran parte della fetta di investimenti di Ferrovie va alla voce infrastruttura: nel corso del 2017 sono stati spesi 4,4 miliardi di euro mentre altri 7,5 miliardi sono stati impegnati attraverso bandi di gara.
Anche per il 2017 i ricavi operativi sono cresciuti avvicinando la quota storica dei 10 miliardi: il risultato è stato infatti di 9,3 miliardi di euro con EBITDA a 2,3 miliardi, EBIT a 718 milioni di euro e un risultato netto superiore al mezzo miliardo (552 milioni di euro). Tutti gli indicatori – al netto delle voci relative alle partite straordinarie – crescono nel confronto col 2016.
Il valore economico distribuito, costituito principalmente dall’insieme dei costi operativi per beni e servizi e per il pagamento del personale, ammonta a 7,2 miliardi di
euro (pari al 77% del valore economico generato). Il settore trasporto del gruppo registra complessivamente un utile di 255 milioni di euro (+56% sul 2016) con azioni che hanno dato concretezza allo sviluppo della mobilità integrata.
Come gli accordi con altre compagnie di trasporto e l’introduzione di biglietti integrati. Società leader nel settore resta Trenitalia, seguita dal gruppo Netinera, controllata di Fs Italiane in Germania. I ricavi da servizi di trasporto raggiungono 7,1 miliardi di euro (con una crescita complessiva differenziata nei diversi segmenti di lungo e breve raggio, pari a +691 milioni di euro rispetto al 2016).
Il trasporto regionale
Per il trasporto regionale sono stati presentati nel corso del 2017 i nuovi treni Rock e Pop, che inizieranno a circolare sui binari italiani dal 2019. Già firmati ordini per 86 nuove unità, altri treni saranno ordinati nel 2018 a seguito della firma dei contratti fra Trenitalia e le Regioni italiane. Nel frattempo, sono entrati in servizio 3 Jazz, 6 Swing, 4 Flirt e 41 carrozze Vivalto e sono state completamente rinnovate 56 carrozze media distanza. Gli investimenti per il materiale rotabile regionale nel 2017 ammontano a 371 milioni di euro. La customer satisfaction dei treni regionali è arrivata all’83,2% di passeggeri soddisfatti: 3,6 punti percentuali in più vs 2016. Per il secondo anno consecutivo si conferma il livello dell’1,1% delle cancellazioni dei treni regionali (Trenitalia best in class europeo).
Trasporto di lunga percorrenza
Per quanto riguarda il trasporto a media e lunga percorrenza, il 2017 è stato segnato dalla firma del contratto fra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Trenitalia per il rilancio del servizio InterCity. Inoltre, è stata completata la fornitura dei 50 Frecciarossa 1000 con ulteriori 9 convogli. La flotta complessiva di 150 treni AV ha consentito l’incremento della frequenza e dei posti offerti sulle rotte Milano-Roma-Napoli e Venezia-Roma, grazie anche all’avvio da giugno 2017 del Frecciarossa 1000 a doppia composizione, con due treni connessi tra loro.
Trasporto merci. Il 2017 è stato un anno storico per il rilancio del settore merci grazie alla nascita, a gennaio 2017, del Polo Mercitalia e all’inizio dell’operatività della società Mercitalia Rail, nata dallo spin-off del settore cargo di Trenitalia. Uno sprazzo di speranza per questo settore che negli ultlimi anni aveva subito un drastico ridimensionamento. Rientra in questo nuovo spirito di rinascita il contratto per la fornitura di 125 nuovi locomotori elettrici, 5 locomotori di manovra e oltre 250 carri di ultima generazione, così come gli accordi sottoscritti per lo sviluppo della logistica in Italia e all’estero.
Trasporto su gomma
Busitalia, operatore TPL in Veneto, Toscana, Umbria e Campania, ha rinnovato la propria flotta con 102 nuovi autobus e aumentato la propria offerta di servizio con la nascita di Busitalia Fast, operativa sulla lunga percorrenza in Italia e su tratte europee.
Infrastruttura
Ottime le performance del settore infrastruttura (risultato netto pari a 263 milioni di euro; +51,1% vs 2016) con la leadership di Rete Ferroviaria Italiana seguita da Italferr nell’engineering. Il 2017 si chiude con oltre 4,4 miliardi di euro spesi e circa 7,5 miliardi di euro di bandi di gara pubblicati che garantiscono importanti investimenti in infrastruttura anche negli anni a venire. Nel 2017 Italferr oltre ad assumere la direzione lavori del Terzo valico, in sostituzione del General Contractor, ha concluso in tutta Italia attività costruttive di oltre 30 opere infrastrutturali.
La sicurezza
Il settore ferroviario ha visto, inoltre, importanti investimenti (40% degli investimenti in infrastrutture) in sicurezza (safety) grazie all’incremento da 1 miliardo di euro del 2012 a 1,8 miliardi di euro nel 2017. Investimenti che garantiscono una migliore gestione della circolazione ferroviaria ed elevati standard di regolarità del traffico ferroviario. Anche la security dei passeggeri sui treni e nelle stazioni è stata ulteriormente potenziata negli ultimi anni, con l’obiettivo di fornire una migliore esperienza ai viaggiatori, ad esempio ampliando e rinnovando i sistemi di videosorveglianza a bordo di oltre 600
convogli, in 50 stazioni e in 25 posti di controllo della circolazione.