Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo. Ed eccomi a trattare ancora di case di riposo, nella fattispecie del soggiorno Borsalino di Alessandria. La nuova governance potrebbe essere schiacciata da quelli che non vogliono bene al Cda che, nell’ultimo anno, cioè da quando si è insediato, ha dimostrato di saper lavorare bene usando il buon senso del buon padre di famiglia. Infatti sono venuto a sapere che da tempo si sta provando a fondere la Casa di Riposo di Castellazzo – una buona struttura anche se commissariata da anni in quanto il Comune non ha saputo trovare buoni amministratori – proprio col Soggiorno Borsalino, influenzandone così la gestione per evitare investimenti a Castellazzo. Peccato che il Borsalino stia in piedi a stento e la fusione potrebbe dargli il colpo di grazia. E poi c’è da chiedersi perché la Casa di Riposo di Castellazzo debba avere un trattamento diverso dalle altre in difficoltà, preferendo una fusione assurda fra strutture di territori diversi. Mi si deve spiegare anche il motivo per cui la Casa di Riposo di Castellazzo non passi in gestione al Cissaca come quella di Bosco Marengo. Il Maligno giura – ma io non ci credo – che dietro vi sia la regia del Pd nella persona del consigliere regionale Ravetti (nella foto) e dei commissari Ghé e Barbin.
D’altronde nel maggio del 2017 la Regione Piemonte deliberava “di prorogare, in parziale sanatoria, l’incarico di Commissario della ‘Casa di Riposo di Castellazzo Bormida’ con sede in Castellazzo Bormida (AL), al dottor Lorenzo Barbin, sino al 30/09/2017” (leggere la delibera sotto), ma la proroga è tuttora in essere proprio perché, sempre secondo il Maligno, si vuole procedere alla fusione tra le due case di riposo che non è ancora stata fatta.
E io pago.