Alessandria – Ogni tanto, forse quando i politici sono a corto di argomenti, si torna a parlare di treno diretto Alessandria – Milano, per andare nel capoluogo meneghino in un’ora di viaggio. In questi giorni si muove una lodevole iniziativa (anche se le idee camminano con le gambe degli uomini) sintetizzata con lo slogan mediatico #inunorasolativorrei in programma giovedì 15 marzo alle 21 nella Sala Ferrero del Teatro Comunale di Alessandria (viale della Repubblica).
L’evento (a ingresso libero e gratuito) si presenta come il primo di una serie di incontri pubblici e di azioni di sensibilizzazione informativa nei confronti della comunità alessandrina per sollecitare “l’istituzione di una linea ferroviaria diretta tra Alessandria e Milano tendente alla copertura della tratta in un’ora di viaggio”. E proprio questo è il quesito oggetto di una vasta consultazione popolare che, a partire dalla petizione promossa recentemente da un soggetto esterno all’Ente, l’amministrazione comunale di Alessandria ha ritenuto strategico proporre a tutta la comunità cittadina con una prospettiva di allargamento all’intero territorio provinciale.
Questi gli elementi alla base della convocazione della conferenza stampa odierna nella Sala Giunta del Palazzo Comunale, alla presenza del Sindaco della Città di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, del Presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi e dei conduttori di Edicola Signorelli, Riccardo Pizzorno e Flaminio de Castelmur.
Se la Giunta Comunale di Alessandria ha approvato una specifica Deliberazione (la n. 23/18020-40 del 25 gennaio 2018) in esecuzione della quale viene ufficialmente proposta — a partire dall’incontro del 15 marzo — la Consultazione popolare, due altri elementi meritano di essere considerati.
Il primo è l’oggettiva situazione di difficoltà e di carenza di corse ferroviarie tra Alessandria e Milano (in termini di quantità di corse giornaliere, di durata media delle stesse e di copertura di più fasce orarie nel corso del giorno e della sera) se confrontate, a parità di distanza chilometrica, con le altre principali destinazioni ferroviarie di chi parte da Alessandria (ossia Torino e Genova).
Questo aspetto sta divenendo sempre più problematico e inficia la possibilità sia per gli Alessandrini di recarsi agevolmente a Milano (capoluogo “centrale” ri riferimento del Nord Italia dal punto di vista economico-produttivo, ma anche sociale e culturale), sia dei “Lombardi” di raggiungere celermente il nostro territorio (che è e rimane una delle “porte di accesso” per il Monferrato, patrimonio dell’Unesco al pari di Langhe e Roero, e che presenta una qualità di vita e caratteristiche peculiari di grande attrattività per chi vive nella metropoli lombarda).
Il secondo elemento riguarda l’esperienza che viene veicolata attraverso l’avvio della Consultazione popolare che partirà ufficialmente la sera di giovedì 15 marzo, a conclusione dell’incontro pubblico al Teatro Comunale di Alessandria.
Si tratta di un’esperienza che rientra pienamente in quanto sancito dall’art. 26, III comma dello Statuto Comunale secondo il quale «il Comune riconosce e garantisce altre forme di consultazione popolare; […] il Regolamento per la Partecipazione le individua e ne disciplina le modalità di attuazione”.
Il riferimento primario al tema della “partecipazione” è una delle chiavi di lettura per interpretare le grandi potenzialità di questa azione che trova nello strumento della “Consultazione popolare” — e parimenti nel fatto che, mai prima d’ora così enfaticamente, si siano avviate esperienze del genere ad Alessandria — il proprio “grimaldello” operativo.
Un “grimaldello” che i promotori auspicano possa manifestare in modo eloquente e massiccio la richiesta degli Alessandrini per ottenere al più presto un “treno (di vantaggi) tra Alessandria e Milano”: una richiesta che ha già trovato una propria autorevole sottolineatura in due precisi ambiti.
Il primo è quello del Documento Unico di Programmazione (DUP) dell’Amministrazione Comunale di Alessandria per il triennio 2018-2020 dove si afferma (alla voce “Missione 7-Turismo”) che «Alessandria deve essere il punto di partenza, di riferimento di tutto il territorio del Monferrato. Primario intervento, dato atto della buona situazione della rete autostradale, sarà ripristinare o potenziare i collegamenti su rotaia soprattutto con Milano e le aree limitrofe» e (alla voce “Missione 10-Trasporti e Diritto alla Mobilità”) che «Competono all’ente locale l’amministrazione, il funzionamento e la regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l’erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio».
La seconda sottolineatura riguarda il fatto che un primo momento di confronto da cui è emersa la volontà di condividere un progetto finalizzato al potenziamento dei collegamenti ferroviari Alessandria-Milano si è già avuto, ai massimi livelli istituzionali locali, lo scorso 15 novembre quando a Palazzo Comunale si sono riuniti, insieme al Sindaco e al Presidente della Provincia di Alessandria, i rappresentanti di molti autorevoli Soggetti pubblici e privati (Università del Piemonte Orientale, Camera di Commercio di Alessandria, Confindustria-Unione Industriale di Alessandria, Unione Provinciale Artigiani di Alessandria, Confartigianato di Alessandria, CNA Alessandria, ASCOM-Confcommercio di Alessandria, Confesercenti di Alessandria, ANCE di Alessandria, Segreteria provinciale CGIL-Alessandria, Segreteria provinciale CISL-Alessandria, Segreteria provinciale UIL-Alessandria, Fondazione SLALA e ALEXALA).
In quella sede si è anche convenuto di validare una specifica Dichiarazione di Intenti che — insieme alle tante firme che verranno raccolte con la Consultazione popolare — costituiranno un significativo “viatico” per manifestare le esigenze del territorio alessandrino e per promuovere, nel breve termine, ogni forma di interlocuzione utile con Regione Piemonte, Regione Lombardia e Rete Ferroviaria per il tempestivo potenziamento dei collegamenti ferroviari diretti tra Alessandria e Milano.