Alessandria (Andrea Guenna) – Lo stato confusionale in cui versa la questura di Alessandria che, evidentemente, non è in grado di garantire l’ordine pubblico nella nostra città, che non è Tokio, è dimostrato dall’ultimo accoltellamento notturno che ha visto soccombere uno spacciatore rumeno, probabilmente moroso nei confronti dei suoi fornitori, che è stato quasi ammazzato domenica notte. A casa di uno degli aggressori, durante una perquisizione, sono stati trovati più di centomila euro in contanti, per cui, essendo algerino e disoccupato, è del tutto evidente che quei soldi vengano dalla droga. Quando scrivo di una questura in difficoltà, mi riferisco anche al fatto che, se parcheggio l’auto in qualsiasi piazza, da qualche parte spunta puntuale (lui sì) l’extracomunitario minaccioso cui devo pagare il pizzo per evitare che mi righi la portiera. Per la carità, la mia auto è un catorcio, ma siccome io non sono ricco e avere i soldi per farla riparare è un problema mica da ridere, pago un euro per risparmiarne cento. Contavo sul fatto che uno Stato liberale ed efficiente come dovrebbe essere il nostro, mi garantisse il minimo indispensabile, cioè la sicurezza, fatta salva soprattutto per i più deboli, ma la questura, almeno qui da noi, visto quel che succede, non ci riesce perché Alessandria è alla stregua di una città del Kosovo dopo il bombardamento deciso il 24 marzo 1999 dal suo compagno comunista, signor questore, tale Massimo D’Alema quando era ministro della difesa. Come in un qualsiasi Comune del Kosovo, Alessandria è tutta un buco, coi parapetti divelti, coi paletti abbattuti, coi segnali storti. Tutto ciò ha indotto il leghista Ciccaglioni e il “Non si sa cosa sia” Locci a decidere di multare i parcheggiatori abusivi e di dare un giro di vite per combattere il vandalismo. Decisioni maldestre che comprometteranno la carriera politica a entrambi. Ora, la questura, che è impegnata più a organizzare conferenze stampa che a pattugliare questa misera e sfortunata città, ci manda a dire che il rumeno accoltellato domenica notte è un bravo ragazzo che per futili motivi s’è preso a male parole con un paio di energumeni che, avendo finito bicchieri e argomenti, per poco non lo hanno spedito all’altro mondo. Tutto ciò mentre il questore Morelli (nella foto) non ci spiega come mai i suoi agenti ci hanno messo quasi 48 ore per fermare i presunti aggressori, che sono, come si dice a Genova, dei “ciapa quaje”, due tizi che io, a 65 anni e un po’ rimbambito come sono, con qualche telefonata e un paio di appostamenti, riuscirei a beccare in due ore. Ma stiamo scherzando? 48 ore per arrestare un pregiudicato ladro di polli e fermare il suo complice un po’ troppo esuberante, due tizi ben conosciuti dalla forze dell’ordine che sono a piede libero e accoltellano il primo che capita loro fra i piedi perché, stando alla favola raccontata dalla Pula, è nato un diverbio per futili motivi della serie: tiene per una squadra di calcio diversa da quella per cui tengono gli altri; ha sorriso troppo alla sfitinzia d’uno dei due; in auto non ha dato la precedenza al boss. Futili motivi? Ma dai, questore, ho fatto il militare, non a Cuneo ma a Pinerolo che è lì vicino, e sono un uomo di mondo. Per queste belinate non ci si ammazza, a meno che i poliziotti invece di lavorare facciano finta. E questo è un problema suo, amico mio. Guardi che io sono uomo di destra e mi piace l’ordine, la pulizia delle città, la disciplina a scuola, i treni puliti e in perfetto orario, i mafiosi in galera come li ha mandati Cesare Mori negli anni trenta, e mi rendo conto che come siamo messi oggi non va bene. E poi mi chiedo come abbia fatto Il Piccolo, da cui ho copiato la notizia, a pubblicare che l’accoltellamento si è verificato davanti alla pizzeria Ideal, mentre ora, dopo l’ennesima conferenza stampa, si viene a sapere che il luogo dell’aggressione era un altro. Qualcuno l’avrà ben detto al povero Brusasco de Il Piccolo, che non sarà Einsten, ma fin qui ci arriva, ed è del tutto evidente che ha scritto quello che gli hanno raccontato al telefono. Chi? Qualcuno della questura ovviamente!
Non dico altro perché potrei essere smentito dalla prossima conferenza stampa dei poliziotti.