di Piercarlo Fabbio – Ci saranno delusi e soddisfatti, almeno a guardare velocemente le liste comunicate da Forza Italia e Dem, dopo mesi di indiscrezioni tutto sommato infantili e superficiali, che hanno contraddistinto le schermaglie di chi voleva essere candidato e magari non lo è stato. Clamorosa l’esclusione di Rita Rossa anche se la duplicazione della candidatura della uscente Bargero avrebbe consentito uno spazio. Si vede che la volontà di Renzi di volere in lista il pluri ultimo sindaco d’Italia non era così ferrea. È comunque difficile passare da sindaco a parlamentare. E’ già successo più volte e comunque un giudizio negativo nei confronti della Rossa il PD non poteva che fornirlo.
Diverso il discorso per Forza Italia, il cui gioco di duplicare lo spazio per Daniela Ruffino, apre autostrade alle possibilità per Cavallera, che si dovrà però accontentare di qualche favorevole “resto” e dell’opzione della medesima Ruffino per qualche altro collegio che la veda meglio piazzata. Più sì che no, comunque. A Massimo Berutti il compito di tenere alto il testimone della Provincia di Alessandria in un collegio senatoriale dove solo il primo passerà (first past the post), ma Asti potrebbe essere determinante coi suoi consensi rispetto al buco rosso di Ovada e Novi. Si vedrà, il partito dovrà impegnarsi a fondo o continuare a sperare in Berlusconi, stando al caldo per tutto il freddo mese di febbraio. Alla Camera guiderà il collegio plurinominale Osvaldo Napoli, già parlamentare e vicepresidente dell’ANCI, un amministratore di lungo corso del torinese (Giaveno lo ha visto sindaco per molti anni), di cui ci si può ampliamente fidare.
Il quadro comunque non è completo, in quanto occorre attendere le indicazioni degli altri partiti che compongono le coalizioni, in modo da esprimere un giudizio più conforme alla realtà e magari qualche previsione. E per curiosità conoscere anche i nomi dei candidati supplenti, che magari non avranno speranze di essere eletti, ma almeno si incaricheranno di un servizio alla loro forza politica.
Per ora potremmo usare uno slogan: più territorio per Forza Italia e più “governo” per il PD, visto che Padoan e la Pinotti, tanto per fare qualche esempio, sono ministri in carica di Gentiloni.