Alessandria – Dopo la decisone della Provincia di procedere all’abbattimento selettivo di mille caprioli a causa dei danni che fanno all’agricoltura, soprattutto ai vigneti, eseguiti dai cacciatori, è divampata la protesta degli animalisti che ieri pomeriggio hanno manifestato davanti a Palazzo Ghilini. Per loro esistono altri metodi non cruenti per controllare il proliferare delle specie animali selvagge come, per esempio, la sterilizzazione o altre soluzioni diverse dalla distruzione di massa. Il problema dell’aumento degli ungulati è anche dovuto al fatto che non ci sono più abbastanza predatori, il ritorno del lupo potrebbe in parte tenere a bada il numero dei caprioli, ma anche per il lupo arrivano richiese di selezione. Gli animalisti e i rappresentanti dei vari movimenti anti caccia hanno infine inviato in Regione la richiesta di sospensione dell’abbattimento dei caprioli.