Casale Monferrato (Gianni Patrucco) – Nel casalese la situazione delle case di riposo comunali di Frassineto e Occimiano è preoccupante in quanto, oltre alle note carenze strutturali, la cooperativa che le gestisce -scelta di comune accordo dalle amministrazioni Berra e Muzio – continua a ritardare gli stipendi ai lavoratori. Ma i disagi non riguardano solo i dipendenti perché anche gli ospiti della casa di riposo di Occimiano devono adattarsi in quanto sono costretti a fare la doccia nella vasca con le doccette a mano e, essendo i bagni senza scarico a pavimento, i corridoi si allagano e diventano scivolosi con rischio di cadute per chi vi transita. Non è tutto perché alcuni bagni hanno, sì, lo scarico a pavimento, ma è otturato per cui facendo la doccia si allaga lo stesso, mentre alcuni sono proprio rotti per cui gli ospiti devono andare a fare i propri bisogni nel bagno della camera del vicino. Sempre a Occiminano gli stessi corridoi sono sprovvisti di luce notturna per cui, quando fa buio, o s cammina a tentoni o si accende la luce illuminando a giorno. I nuovi sindaci sono intervenuti in favore degli ospiti e dei dipendenti giungendo a ipotizzare di pagare una penale per risolvere il contratto di gestione. La cooperativa gestitrice dei due istituti è la Polima di Vercelli e sembra non voler recedere, anzi, secondo attendibili indiscrezioni, pur continuando a prendere appalti, non sarebbe mai troppo puntuale nel pagare gli stipendi. Tuttavia sembra che abbia acquistato per 200.000 euro il Collegio Religioso di Borgo San Martino e intende ristrutturarlo per fare un centro benessere. La verità secondo il Maligno che la sa lunga – ma io non ci credo – è pronta a fare il salto nell’attività più remunerativa in assoluto che è quella della gestione dei profughi. La cosa non deve stupire poiché la Cooperativa Don Lugani, di cui ci siamo occupati più di una volta e di cui è presidente il figlio dell’ex presidente della Orizzonti Tremila ormai fallita con milioni di debiti ancora da pagare, gestisce a Pontestura un altro centro profughi soprattutto femminile. Il cocktail diventa esplosivo se si tiene conto che, proprio a Casale, il soggiorno Borsalino di Alessandria ha affittato un cascinale e gestisce tramite la cooperativa Azimut un altro centro profughi.
E io pago.