Ovada – Una turpe storia è finita come doveva finire, col protagonista sbattuto dietro le sbarre del carcere. Si tratta di un panettiere ovadese di 31 anni che è stato arrestato ieri sera dai carabinieri dell’aliquota operativa del NOR di Acqui Terme in flagranza di reato. L’accusa è tremenda: violenza sessuale su minorenne. Le indagini erano iniziate un anno fa quando era stata presentata contro l’uomo una denuncia per fatti avvenuti nei confronti del figlio di appena 4 anni che si era confidato con la madre la quale si era immediatamente recata dai Carabinieri. All’epoca, viste le accuse generiche e in assenza di riscontri, le indagini erano giunte a un punto morto. Madre e figlio erano comunque stati immediatamente trasferiti in una comunità protetta senza la possibilità per il bimbo di incontrare il padre. Ciò è durato fino ad alcune settimane fa, quando sono stati autorizzati incontri di poche ore tra il bambino e il padre per tentare di ricostruire un’unità familiare. Tuttavia, il panettiere, dopo solo un paio di visite, aveva di nuovo abusato del piccolo che si era confidato ancora una volta con la madre che riferiva la cosa agli assistenti sociali. Gli inquirenti verificavano che le descrizioni del piccolo risultavano precise, tanto da rendere necessarie indagini anche di carattere tecnico, al fine di chiarire una volta per tutte come stavano le cose. Ieri sera gli uomini della Benemerita, accuratamente appostati, hanno potuto assistere alla scena tremenda delle pratiche sessuali cui il padre, all’interno dell’abitazione, stava sottoponendo il figlioletto. A questo punto i carabinieri facevano irruzione ed arrestavano l’uomo in flagranza di reato, per cui è stato trasferito immediatamente in carcere di Alessandria, mentre il piccolo ha potuto riabbracciare la madre in comunità protetta. Per lui sarà finito un incubo ma il ricordo di quello che ha subito non sarà mai cancellato dalla sua mente.