Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo.
“Ma allora ditelo!” esclamerebbe un simpatico personaggio della Tv che con quella frase, non avendo capito una determinata situazione in cui era finito come inconsapevole vittima, essendosi accorto all’ultimo dello scherzo, esortava i suoi schernitori ad avvisarlo in tempo la volta successiva che di uno scherzo si trattava.
Ma l'”Allora ditelo” stavolta è rivolto a chi si occupa, maldestramente, della cittadella in quanto, oltre a non fare la manutenzione che serve, fa quella contraria, cioè quella che non serve e che, addirittura, è devastante, eliminando quello che di buono c’è per lasciare vivere ciò che è inutile e dannoso. Così qualcuno ha pensato bene di tagliare rasoterra piante secolari d’un vialetto e di non intervenire per sradicare l’ailanto che sta “divorando” il prezioso manufatto storico simbolo della nostra città.
Siamo alle solite poiché stanno facendo crollare la cittadella a poco a poco, per poi farne scempio come è nella più squisita tradizione mandrogna che ha distrutto una città già brutta, facendola diventare orribile. Il giochino di non fare manutenzione agli immobili vecchi qui da noi è un triste leitmotiv per cui se si vuole costruire qualcosa di nuovo al posto di qualcosa che c’era già e non interessa più il rozzo speculatore, non si segue la prassi normale propria delle popolazioni civili, per cui si deve fare una domanda di demolizione che l’autorità potrebbe anche negare tenendo conto dell’eventuale valore dell’immobile in oggetto, ma si lascia fare il lavoro sporco al tempo che in questo caso non è galantuomo e che penserà a far crollare quello che, nella mente criminale dell’alessandrino di turno, deve scomparire senza costi di demolizione, ciò che consentirà di chiedere la rimessa in pristino con la costruzione di qualcosa di nuovo e mostruoso.
Hanno fatto così per il teatro, per il consorzio agrario, per il ponte vecchio, per il castelletto di Casalbagliano (nella foto a lato), ed ora tentano la stessa cosa per la cittadella, col determinante aiuto dell’ailanto.
Ma Spantigati e Venturino della Sovrintendenza cosa fanno?
Della serie: se ci sei batti un colpo.
E io pago.
(Foto Mario Chichi)