Cassine (Riccardo Tornato) – Il 22 giugno di 70 anni fa veniva canonizzato da papa Pio XII San Bernardino Realino, patrono di Lecce, il quale nacque a Carpi-Modena il 1° dicembre 1530. Il Santo, prima di avviarsi alla vocazione sacerdotale, fu giurista e ricoprì l’incarico di Podestà presso due Comuni piemontesi ed Alessandrini e cioè: Cassine nel biennio 1560-61 e a Felizzano nel 1557. Lo scorso anno ricorrevano i 400 anni dalla morte avvenuta il 2 luglio 1616. Entrambi i Comuni hanno una via intitolata al Santo. Nato in una famiglia illustre di Carpi, che per i suoi primi studi gli faceva venire i maestri a casa, fu poi mandato all’Accademia modenese. A 26 anni, si laurea in diritto civile e canonico. Sotto la protezione di Cristoforo Madruzzo, Bernardino si avvia sulla strada dei «pubblici uffici». A un certo punto, però, la sua carriera s’interrompe. Bernardino Realino frequenta i Gesuiti ed entra nella Compagnia. Nel 1567 è ordinato sacerdote e diventa il maestro dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, crea un collegio al quale si dedicherà fino alla morte. Divenne patrono prima di morire nel 1616.