Meda (Renate 1 – Alessandria 1) Gimmy Barco – La XVII Giornata del Girone A della Legapro mette di fronte la rivelazione di questa prima parte di stagione, il Renate, opposto sul proprio terreno alla capolista Alessandria. Vogliamo ricordare che il club lombardo è ormai da tempo una rivale consueta dei Grigi e questo campo ha visto i mandrogni duellare in partite spesso non banali contro il Meda prima ed il Renate. I Grigi dunque, in questo turno infrasettimanale, sono a Meda nello stadio che ora ospita le pantere nerazzurre senza Sestu, Celjak e Iocolano e Braglia conferma il modulo e la formazione che ha battuto tre giorni orsono la Viterbese con i soli innesti di Manfrin terzino sinistro, Marras che rileva il fantasista ex Bassano e Mezavilla che da il cambio a Branca. 3-5-2 invece il modulo di riferimento per i padroni di casa allenati dall’ex Foschi. Il Renate, dopo le rituali schermaglie iniziali, trova subito il vantaggio: su un corner la battuta lunga sul secondo palo della porta di Vannucchi viene ribadita di testa dal difensore centrale Teso e porta la sua squadra in vantaggio (12’ pt). La capolista reagisce conquistando angoli ma non rendendosi mai realmente pericolosa fin quando non si arriva alla mezzora, al 32’ per l’esattezza, quando Cazzola raccoglie la sfera al limite dell’area di rigore avversaria e scarica il destro che, deviato da Schettino, uccella il bravo Cincilla (nella ricostruzione grafica del nostro Tranatini). Da quel momento i Grigi prendono in mano il pallino della partita e lo mantengono fino al fischio dell’arbitro che manda tutti al riposo. Certo, con ancora negli occhi la stratosferica partita di tre giorni orsono al Mocca giocata tra l’Alessandria e la Viterbese, stavolta abbiamo visto una prima frazione di gioco meno palpitante e giocata con una qualità di gioco e giocate inferiore ma spesso sono “ partitacce “ come questa a definire la gloria o meno di un’intera stagione. Al rientro in campo Braglia opera la prima sostituzione della partita schierando Nicco al posto di Fisch mentre Foschi lascia le cose come stanno ma i moduli non subiscono variazioni di sorta. I primi 20’ minuti della ripresa sono un monologo grigio ma, nonostante una serie di calci d’angolo a favore, la capolista non riesce a rendersi particolarmente pericolosa. Al 68’ un’insistita azione che vede protagonista un ispirato Nicco non trova lo spiraglio giusto in area poi, un minuto dopo sempre Nicco innesca un pericoloso contropiede ma Gonzalez non è fortunato nella battuta a rete trovando pronto il portiere nerazzurro. Dal 70’ al 75’ è monologo della capolista e al 76’ Gonzalez trova l’azione giusta in slalom ma il suo sinistro a portiere battuto esce a lato di pochi centimetri. Il Renate tenta ad uscire palla al piede dalla propria metà campo ma i suoi timidi tentativi vengono sistematicamente rintuzzati dal centrocampo mandrogno. La squadra padrona di casa rimane in apnea fino al 90’ sparacchiando via appena può e cercando di fermare le iniziative avversari con interventi proditori nella zona mediana del campo. In attesa del fischio finale i Grigi tentano il tutto per tutto intasando l’area di rigore presidiata dai giocatori nerazzurri ma è tutto inutile e il risultato rimane inchiodato sull’1-1. Lo spauracchio del turno n° 17 quindi è stato superato, anzi. La Cremonese si allontana ancora di un punticino sconfitta a Lucca e arrivederci al Mocca domenica prossima perché anche stavolta la vittoria sarà d’obbligo. (Nella foto di La Presse i Grigi salutano il pubblico alla fine dell’incontro).
IL TABELLINO
Renate (4-3-3) – Cincilla; Di Gennaro, Malgrati, Teso, Schettino (29′ st Vannucci); Graziano, Pavan, Scaccabarozzi; Mora (11′ st Lavagnoli), Marzeglia (32′ st Florian), Napoli. A disposizione: Merelli, Stefanelli, Anghileri, Galli, Santi, Dragoni, Palma. All. Foschi.
Alessandria (4-4-2) – Vannucchi, Sosa, Gozzi, Piccolo, Manfrin, Marras, Cazzola, Mezavilla, Fischnaller (1’ st Nicco), Bocalon (27 st Marconi), Gonzalez. A disposizione: La Gorga, Celjak, Celussi, Cottarelli, Iocolano, Barlocco, Branca, Aramini. All. Braglia.
Gol: 13’ Teso (R); 33’ Cazzola (A).
Arbitro: Pietropaolo di Modena
Guardalinee: Scatragli di Arezzo e Trovatelli di Pistoia
Ammoniti: Napoli, Vannucci (R); Cazzola, Nicco, Mezavilla, Sosa (A).
Corner: 6-1
Recuperi: 0+2
Spettatori: 750 circa
LE PAGELLE
Vannucchi sv
Sosa 6 – Poco impegnato dagli avanti lombardi commette una leggerezza nel primo tempo ma poi si riscatta
Manfrin 6 – Dalla sua parte non passa nessuno, e, invero, nessuno ci pensa a passare …
Piccolo 6 – Lo si vede poco ma gli avanti di Foschi lo sentono, eccome.
Gozzi 6 – Come sopra
Fischnaller 5,5 – Esterno destro di centrocampo si rende protagonista di due iniziative velleitarie e nulla più. Braglia lo lascia negli spogliatoi fra il primo ed il secondo tempo preferendogli la ruspa Nicco .
Nicco (dal 46’) 6,5 – Entra a partita in corsa e nella pzrte mediana del secondo tempo diventa imprendibile nelle oiniziative e prezioso nel controllo
Cazzola 6,5 – Fa il suo e pure il suo … gol
Mezavilla 6 – Non fa faville ma è sempre utile nelle chiusure e nei ripiegamenti.
Bocalon 5 – Dopo la buona prova contro la Viterbese non si conferma a quei livelli e deve far posto a Marconi per gli ultimi 25’ dell’incontro.
Marconi (dal 70’) 6 – Lotta cercando di sfruttare al meglio i minuti che Braglia gli concede
Gonzalez 6,5 – In una giornata nella quale la squadra non ha esibito una brillantezza esemplare si distingue per alcune incursioni interessanti e due errori nell’assistenza .
Marras 6,5 – Fa un po’ di confusione sulla sua fascia, stavolta quella sinistra, ma il suo contributo è, come spesso gli succede, prezioso