Alessandria – Ancora una volta il lavoro delle forze dell’ordine è stato vanificato dalla decisione del giudice che invece di confermare l’arresto di due ladri li ha lasciati liberi. È successo oggi pomeriggio nell’udienza per direttissima dove il gip del Tribunale di Alessandria, pur convalidando l’arresto di Gabriele Rangone di 44 anni e della serba Drita Bajrami di 29 anni, entrambi con precedenti di polizia, ne ha disposto la scarcerazione (?). Per loro erano scattate le manette per furto aggravato in quanto avevano rubato merce per 132 euro al supermercato “Galassia” del quartiere Cristo. Il vigilante li aveva notati entrare e girare per un po’ di tempo tra i banchi vendita. Successivamente li vedeva uscire e pagare nella cassa self service un solo pacco di pannolini per bambino, cosa che lo insospettiva perché avevano girato a lungo tra gli scaffali della biancheria intima. Visto che erano anche molto nervosi e guardinghi, appena superate le casse li fermava e chiedeva di controllare la merce acquistata e di restituire eventuale merce non pagata. A quel punto, l’uomo prendeva dalle tasche del suo giubbotto numerosi capi di abbigliamento intimo per donna mentre la donna prendeva dalla sua borsetta della biancheria intima da donna e numerosi prodotti estetici per capelli. Intanto giungeva posto la pattuglia dei carabinieri che effettuava un’ulteriore perquisizione trovando nel pacco dei pannolini, unico prodotto regolarmente pagato, un paio di occhiali da vista al quale avevano staccato l’etichetta col codice a barre e il sistema antitaccheggio. Effettuato un sopralluogo tra gli scaffali dove era riposta la merce rubata, venivano trovate le etichette staccate e gettate per terra. È pur vero che si tratta di poca cosa, ma se vogliamo che l’Italia possa aspirare ad essere un Paese normale, occorre equità e giustizia, per cui un ladro va in prigione. Il buonismo di certi magistrati non fa altro che rendere la giustizia soggettiva e non uguale per tutti come dovrebbe essere per cui capita spesso che si possa fare quel che si vuole e le persone oneste sono costrette a difendersi da sole. Chi ruba biancheria intima, occhiali e rossetti va in prigione, anche per poco, ma ci deve andare. Soprattutto se è recidivo.
Chi ruba il pane per mangiare no, perché la sopravvivenza va garantita a tutti. E se è recidivo, perché deve mangiare tutti i giorni, non è colpa sua ma dello Stato che non gli dà un lavoro.
Non è difficile capirlo.