Gorgonzola (Giana Erminio 1 – Alessandria 1) Gimmy Barco – Un club giovane per la Serie C ma attrezzato ed agguerrito con un nome curioso che gli viene da un eroe locale disperso nella Campagna di Russia durante l’ultima guerra mondiale. La squadra lombarda che ospita oggi l’Alessandria, che si distingue dai colori sociali bianco azzurri, anche in questo inizio di stagione ha tenuto fede alle proprie prerogative che la vogliono protagonista di salvezze tranquille, classifica dignitosa ed una ammirevole continuità nei vertici tecnici e societari. I Grigi arrivano da dieci vittorie e due pareggi ma il ruolino eccezionale ha subito, nelle ultime due partite, l’ombra di prestazioni opache. Braglia, che deve fare a meno di Sestu infortunato e Piccolo a riposo, per il suo classico 4-4-2 decide di rispolverare Barlocco esterno sinistro basso e, per il resto, si avvale della formazione tipo. Mister Albè punta invece sul 3-5-2 e schiera il mancino Bruno da seconda punta. Il primo quarto d’ora di gioco vede i padroni di casa a loro agio contro la capolista e “fare la partita”, facendosi annullare al 3’ un gol per intervento irregolare di Bruno su Vannucchi. Alla mezzora l’incontro rimane piacevole, corretto ed equilibrato ma le difese hanno sempre la meglio sugli attaccanti avversari. Poi il lampo al 33’: batte un corner il Giana, il rinvio della difesa mandrogna viene catturato nella propria da Gonzalez il quale s’invola in contropiede e cede la palla a Iocolano che si era sovrapposto; l’esterno imbecca ancora l’argentino che entra in area e fulmina Viotti sul suo palo, il tutto a cento all’ora, senza dare possibilità al centrocampo e alla difesa di casa di far altro se non di rincorrere vanamente i due fantasisti mandrogni. Chapeau (nella ricostruzione grafica del nostro Tarantini la rete di Gonzalez). Al 41’ poi rinvio sbilenco di Viotti ma il tandem grigio delle meraviglie stavolta fa cilecca. Finisce la prima frazione di gioco con i Grigi in vantaggio grazie al gol che vi abbiamo appena descritto e la Giana che rimane in partita con iniziative interessanti e coraggiose. Ad onor del vero l’Alessandria ha avuto, oltre il gol, due decenti opportunità per segnare con Bocalon e Iocolano ma le due conclusioni erano frutto di palloni schizzati sui loro piedi casualmente che non frutto di azioni manovrate. Dopo il riposo si ripresentano in campo gli stessi ventidue protagonisti del bel primo tempo. Al 48’ Celjak si fa una dormita sulla tre quarti e consente ad uno scatenato Augello di farsi pericoloso, ma la difesa mandrogna, in qualche modo, se la cava. Al 50’ ancora sulla fascia destra il Giana riesce a penetrare, stavolta lo fa Chiarello, e tocca a Marras immolarsi per fermare l’incursione e beccarsi il giallo: sulla punizione dal limite battuta da Bruno niente da segnalare. Al 55’ duetto Gonzalez- Bocalon il quale entra in area palla al piede ma il suo tiro è un autentico straccio che non impensierisce nessuno. Al 59’ Gonzalez sull’out destro tiene viva una palla impossibile e la serve comoda a Iocolano ai limiti dell’area piccola: il tocco a colpo di sicuro dell’esterno viene ribattuto sulla linea da un difensore di casa. Al 61’ invece, sugli sviluppi di un calcio franco, la difesa mandrogna rinvia ma la squadra mandrogna non controlla la seconda palla e sulla ribattuta la palla arriva casualmente in area a Bonalumi che stava rientrando, il ragazzo controlla la sfera e fulmina Vannucchi. Pari e tutto da rifare per l’Alessandria che sembrava sul punto di dilagare. La capolista schiuma rabbia e si butta a testa bassa nella ricerca dell’agognato vantaggio dando un ulteriore scatto di qualità ad un incontro fin qui piacevolissimo. All’80’ altro salvataggio sulla linea della difesa lombarda sul duo Marconi- Gonzalez e poi Nicco, due minuti dopo, si fa parare un tiro dal limite. Al 90’ è Fischnaller al volo su spizzata di Marconi a sfiorare il gol con Viotti ormai fuori causa. Per concludere una bella Alessandria non va oltre il pareggio a Gorgonzola ma riprende un’autorevolezza che sembrava aver smarrito in questi ultimi tempi al termine di una partita bella, corretta e ben giocata.
IL TABELLINO
Giana Erminio: Viotti, Perico, Chiarello (20’ st Greselin), Marotta, Biraghi, Bruno, Augello, Iovine (40’ st Perna), Bonalumi, Lella (14’ st Gullit), Montesano. All.: Albè
Alessandria: Vannucchi, Celjak, Cazzola, Mezavilla, Iocolano, Marras (23’ st Marras), Gonzalez, Sosa, Barlocco (38’ st Fischnaller), Gozzi, Bocalon (31’ st Marconi). All.: Braglia
Gol: 33’ Gonzalez, st 16’ Bonalumi,
Arbitro: Fourneau di Roma
Ammoniti: Cazzola, Marras, Gonzalez.
Corner: 5-4
Recuperi: 1+6
LE PAGELLE
Vannucchi 6 – Buona prestazione del giovane portiere incolpevole sul gol subito ma impegnato sostanzialmente poco dall’attacco di casa.
Celjak 5,5 – Una grande copertura nel primo tempo e due dormite nel secondo. In mezzo poca qualità mabuona attenzione
Sosa 6 – Arriva da un periodo difficile e non credo per ragioni tecniche . Si fa trovare comunque pronto e sostituisce Piccolo senza farlo minimamente rimpiangere.
Gozzi 7 – Giganteggia in difesa annullando lo spauracchio- Bruno. Quando poi si spinge in avanti aggiunge peso e centimetri nelle mischie nell’area altrui
Barlocco 6,5 – Meno compassato del suo gemello Manfrin una volta si fa tagliar fuori, peccatuccio che èm concesso in cento minuti di gioco.
Marras 6 – Ad un certo punto crede di risolvere la partita da solo e non è il caso. Ma il suo è un lavoro continuo e prezioso sulla sua fascia di competenza. Ottimo nella chiusura che gli costa il giallo
Nicco (dal 70’) 6,5 – Esce un giocatore sostanzialmente disordinato ( Marras ) e al suo posto lui che proprio ordinato non è. Ma utilizzato in un ruolo poco adatto alle sue caratteristiche sfodera una mezzora di sostanza e trova la conclusione o l’assist in parecchie situazioni
Cazzola 6,5 – La diga è roba sua e con lui ed il suo sodale qui sotto puoi giocare con un centrocampo “ a due “ senza patire oltremodo la superiorità numerica avversaria in mezzo al campo.
Mezavilla 6 – Parte maluccio ma poi si riprende da par suo
Bocalon 5 – Si mangia una buona opportunità nel primo tempo ed una nel secondo; di regger palla, naturalmente, non se ne parla
Marconi (dal 76’) 6,5 – In termini di lavoro di squadra fa più lui in 20’ che il titolare in un’ora di gioco.
Gonzalez 7,5 – Grande gol e grandi giocate. Immenso.
Iocolano 6,5 – Generoso e bravo in occasione dell’azione del gol del vantaggio, ha sul piede la palla della vittoria ma è sfortunato.
Fischnaller ( dal 83’ ) sv – Eppure poteva far gol anche lui.