Roma (Racing Roma 1 – Alessandria 1) Gimmy Barco – Prima assoluta fra due club di cui l’uno ha un’anzianità record in categoria mentre l’altro, l’ospitante, è all’esordio in Legapro. I padroni di casa poi veleggiano nelle retrovie della classifica mentre i Grigi hanno fin qui polverizzato persino record europei. Ma, prima del fischio d’inizio, tutte queste cose contano poco o nulla, conta invece quanto saranno bravi i protagonisti in campo ad aggredire gli avversari e a subire senza danni irreparabili il gioco e le giocate altrui. Undici giocatori professionisti quindi contro altri undici e gli episodi in agguato a tentare di condizionare gli eventi i quali, se ci limitassimo solo a leggere il cammino percorso dalle due compagini in questi primi undici turni, non lascerebbero spazio a dubbi di sorta circa l’esito finale infatti per ogni punto conquistato dai romani la capolista ne ha conquistati oltre cinque. Braglia conferma il 4-4-2 da opporre al 3-5-2 di Giannichedda (nella foto La Presse) ma dalla distinta mandrogna mancano, oltre a Sestu infortunatosi mercoledi in Coppa, Cazzola e Piccolo. Partiti. Già al 3’pt Iocolano impegna severamente Savelloni con un tiro improvviso dopo un’iniziativa personale e poi, un minuto più tardi, è Nicco a centro area ad avere la palla giusta su cross corto di Gonzalez ma il mediano alessandrino non inquadra lo specchio. Al 16’ è invece Sosa a dormire in un banale giro palla e De Sousa, il gioiellino locale, gli ruba palla poco prima dell’area di rigore e scocca un insidioso diagonale rasoterra incrociato che esce di poco. A metà primo tempo comunque la partita non è ancora decollata mentre i padroni di casa reggono nei duelli individuali contro i più titolati avversari. La seconda metà della prima frazione vede i piemontesi prendere in mano l’iniziativa ma le operazioni d’attacco non sono tambureggianti e non mettono mai in affanno la difesa avversaria. Quindi a metà incontro la peggior difesa del girone ha retto l’impatto, stavolta non devastante, di un attacco che ha segnato una media di tre gol per partita negli ultimi quattro turni di campionato. Ad avvio di ripresa i Grigi cominciano a prendere campo e, mentre le cose sembrano imboccare la strada in discesa, arriva il vantaggio dei padroni di casa al 59’ grazie a Massimo che, da fuori area sfruttando un velo di De Sousa, fulmina dai 20 metri con una bella rasoiata Vannucchi. Braglia cambia Nicco e Marras con Branca e Fischnaller .
Buona occasione quindi al 71’ per Iocolano ma la sua conclusione si spegne di poco sul fondo poi mischia al 74’ ma Mezavilla è rimpallato. Al 78’ è Proietti che “para” una conclusione in area ma, nonostante l’intervento poco ordinato del difensore, l’arbitro fa cenno di proseguire. Adesso la pressione mandrogna si fa continua ma certo non guadagna in razionalità. All’88’ un banale fallo di mano di Bona regala una punizione dal limite: batte Gonzalez che con un missile dei suoi spolvera il sette opposto e pareggia (il gol nella ricostruzione grafica del nostro Tarantini). Ci voleva il colpo del fuoriclasse per segnare il pareggio in extremis e questa Alessandria i fuoriclasse ce li ha. Quindi bene tutto quel finisce bene o almeno non tutto proprio a “schiffio” mentre la Cremonese incalza alle spalle, appunto, alle spalle.
TABELLINO
Racing Roma: Savelloni, Proietti, Macellari, Selvaggio, Vona, Massimo, De Sousa (22’ St Taviani), Vastola, Maestrelli (39’ St Shahinas), Ricciardi, Loglio (30’ St Giura). All.: Giannichedda
Alessandria: Vannucchi Celjak, Manfrin, Mezavilla, Nicco (18’ St Branca), Iocolano, Marras (18’ St Fischnaller), Gonzalez, Sosa, Gozzi, Bocalon (30’ St Marconi). All.: Braglia
Gol: St 13’ Massimo, 44’ Gonzalez
Arbitro: Zanonato Di Vicenza
Ammoniti: Vannucchi, Savelloni.
Corner: 6-4
Recuperi: 0+4
LE PAGELLE
Vannucchi 6 – Incolpevole sul gol sbriga le altre pratiche con disinvoltura.
Celjak 5,5 – Poco impegnato in fase difensiva non fa certo stravedere quando attacca.
Manfrin 6 – Compassato come al solito, ma è fra i migliori dei suoi-
Gozzi 6 – Non patisce gran ché l’assenza del gemello Piccolo
Sosa 5 – Schierato difensore centrale commette due gravi errori all’inizio ma non trova l’occasione per riscattarsi
Marras 6 – Moto perpetuo sulla fascia destra (a volte pure a sinistra) non giganteggia per destrezza.
Fischnaller ( dal 63’) sv
Mezavilla 5 – Delude quanto a precisione negli appoggi più elementari
Nicco 5 – Non aiuta certo la mediana mandrogna a sollevarsi dalla mediocrità
Branca (dal 63’) sv – Anche con lui in campo cambia poco
Bocalon 5 – Din don e il nostro bomber continua a dormire
Marconi (dal 75’) sv
Gonzalez 7 – Gran gol su punizione e qualche sporadica iniziativa interessante
Iocolano 6 – È più quel che sembra che non quel che è ma se la sfanga con la volontà e l’applicazione.