Alessandria (Alessandria 5 – Siena 2) Gimmy Barco – I Bianconeri toscani arrivano da una storia recente fatta di montagne russe dovute alle loro alterne vicende societarie legate soprattutto all’andamento della politica amministrativa e bancaria della loro città. Per capirsi: Serie A quando il partito di riferimento aveva le mani sulla città e soprattutto sulla storica banca locale, Serie D quando l’allegro meccanismo si è inceppato e la meravigliosa città medioevale è tornata a contare, più o meno, sulle sue sole forze. Così ecco che nuovamente i destini sportivi di Siena ed Alessandria tornano ad incrociarsi in un’annata che si annuncia cruciale per la storia ambedue i club. Squadre in campo adesso davanti allo spettacolo del Mocca gremito ma con una novità: la Nord preannuncia con uno striscione lo sciopero del tifo per il primo quarto d’ora di gioco per solidarietà con i tifosi del parterre “in punizione” da parte della Società per una multa comminata dal Giudice Sportivo in seguito alle intemperanze provenienti da quel settore in occasione di Alessandria-Pistoiese. Braglia fa a meno di Iocolano e Barlocco e partono titolari rispettivamente Sestu e Manfrin ma il modulo resta il 4-4-2. E nei primi quindici minuti di gioco, proprio quelli giocati fra il silenzio dei propri supporter, la capolista sembra morsa dalla tarantola: nessuna fase di studio e risposta inequivocabile alla partenza potente dei toscani con due gol alle spalle del malcapitato Moschin. Il primo al 9’ pt grazie a Marras che trova l’angolino basso con un sinistro dal limite sul primo palo; il secondo invece arriva al 15’ pt grazie a Gonzalez (sopra dopo il gol nella foto del nostro Tony Frisina) il quale ruba palla ad un marmoreo Stankevicius sulla tre quarti i infilza il malcapitato portiere toscano senza pietà (sopra la ricostruzione grafica di Tarantini). Fra un gol e l’altro occasione per il Siena all’11’ pt al termine di una bella manovra finita in una mischia senza conseguenze. Partita finita? Macchè. Al 20’ e al 28’ pt altre due occasioni per i Grigi, nella prima Gonzalez non è preciso nell’ultimo tocco mentre nella seconda il Boca si mangia una opportunità monumentale di testa dopo un’azione travolgente di Sestu. Ancora 10’ e succede quello che non t’aspetti: il Siena prima rientra in partita grazie ad un rigore provocato da un’uscita imprecisa di Vannucchi (38’ pt) e trasformato da Mendicino, poi, due minuti dopo, si inventa una grande azione d’attacco conclusa in rete da Bunino . Due a due, palla al centro e porte degli spogliatoi spalancate per il riposo di metà partita. E qui l’ennesima sorpresa di questa strana partita: è il 42’ e Bocalon riprende una corta respinta del portiere ospite e con un’ispirata zuccata riporta avanti i suoi. Andare al riposo in vantaggio per i Grigi è una benedizione con i toscani che devono ricominciare tutto da capo anziché limitarsi a difendere. Nella ripresa dal 10’ si fa avanti una nuova protagonista della contesa: la nebbia. Al 19’ st Gonzalez segna in tap-in un gol pesante come un macigno e l’arbitro sospende subito dopo il match per pochi minuti per scarsa visibilità. Al 23’ st invece un’altra sospensione che stavolta dura una decina di minuti. Per la cronaca, in caso di sospensione definitiva dell’incontro, il recupero riguarderebbe solo i minuti non giocati e si ripartirebbe dal risultato acquisito al momento del rinvio per cui i toscani sono davvero in croce. In realtà la partita ricomincia ed arriva fino alla fine, così mi hanno detto e mi hanno detto pure che Bocalon ha arrotondato il punteggio prima del fischio finale fissandolo sul 5-2. Decima vittoria quindi per i Grigi ma, nonostante la messe di gol segnati, non hanno convinto, patendo oltremodo sulle fasce i frequenti cambi di campo operati dagli avversari.
TABELLINO
Alessandria (4-4-2): Vannucchi, Celjak, Gozzi, Piccolo, Manfrin, Marras (74′ Sosa), Cazzola, Mezavilla, Sestu (52′ Branca), Gonzalez (82′ Marconi), Bocalon. A disposizione: La Gorga, Barlocco, Iocolano, Cottarelli, Nicco, Fissore. All. Braglia.
Robur Siena (3-5-2): Moschin; D’ambrosio, Stankevicius, Bordi; Grillo (74′ Terigi), Vassallo (71′ Firenze), Gentile, Guerri, Iapichino, Bunino (71′ Marotta), Mendicino. A disposizione: Ivanov, Rondanini, Ghinassi, Ventre, Masullo, Panariello, Lucarini, Saric, Doninelli. All. Colella.
Gol: 9′ Marras, 15′ Gonzalez, 38′ Mendicino (rig), 40′ Bunino, 42′ Bocalon, 64’ Gonzalez, 95′ Bocalon.
Arbitro: Guida di Salerno.
Guardalinee: Trinchieri di Milano e Catamo di Saronno.
Ammoniti: Vannucchi (A), Sestu (A), Iapichino (RS), Stankevicius (RS)
Corner: 2-5
Recuperi: 1+5
Spettatori: Paganti 2.210; Abbonati 1.456
LE PAGELLE
Vannucchi 5,5 – Valuta male l’uscita che ha provocato il rigore al 38’ pt, per il resto non sembra in palla nelle uscite.
Celjak 5 – Sulla sua fascia succede di tutto e lui fa lo spettatore e non il protagonista.
Manfrin 5,5 – Brillante al rientro ma quando deve difendere va spesso in apnea.
Gozzi 6 – Non impeccabile sul primo gol subito, per il resto il solito baluardo
Piccolo 5,5 – Qualche volta non è dove te lo aspetti con quello che ne consegue.
Marras 6,5 – Fascia destra presidiata, il gol in avvio e buoni recuperi.
Sosa (dal 37’ st) sv
Sestu 6 – Alcune giocate d’alta scuola. Toccato duro all’inizio patisce fino alla sostituzione
Cazzola 6,5 – Partita di grande sostanza.
Mezavilla 6 – Al rientro non incanta
Branca (dal 23’ st) sv – Causa nebbia non l’ho visto
Bocalon 7 – Due gol di cui il primo pesantissimo
Marconi (dal 46’ st) sv
Gonzalez 7,5 – Due gol e volpe nel pollaio senese