Ponzone – La nebbia d’autunno non consentiva una piena visibilità e la rugiada rendeva l’asfalto viscido. Questo dev’essere stato il cocktail fatale per cui, domenica mattina poco prima delle otto, Alessandro Solia, “Ercole” per gli amici, un agricoltore di 83 anni con la passione per la caccia, alla guida della sua Toyota Ago era diretto a Cimaferle, la frazione di Ponzone a quasi 700 metri di altitudine, per partecipare alla battuta di caccia al cinghiale, un appuntamento fisso insieme agli amici che lo stavano aspettando. Solia, che era vedovo ed abitava in frazione Gelati di Malvicino insieme al figlio Enzo imprenditore edile ed alla figlia Luciana, era partito presto ma i figli, insieme al nipote Mirko Poggio che è consigliere comunale di maggioranza a Malvicino, non vedendolo rientrare nel pomeriggio si sono preoccupati ed hanno chiamato i cacciatori che hanno detto di non averlo visto pensando che avesse rinunciato alla battuta dato il maltempo. Invece era partito regolarmente ma non era mai arrivato e il figlio ha subito chiamato i carabinieri che, grazie alla collaborazione dei vigili del fuoco di Acqui Terme, della Protezione civile di Ponzone e del Soccorso alpino di Alessandria, l’hanno trovato lungo la strada per Fondoferle-Cimaferle ieri verso mezzogiorno ancora al posto guida della sua auto che era uscita di strada in curva ed era precipitata in una scarpata profonda circa 150 metri. L’anziano cacciatore sarebbe deceduto al momento dell’impatto del mezzo contro un ostacolo che potrebbe essere stato un albero o un terrapieno.